Un fenomeno algale

Rocca San Giovanni, è arrivata l'alga tossica

I prelievi Arta rilevano la presenza della Ostreopsis Ovata: può provocare disturbi respiratori e irritazioni oculari e cutanee. Come riconoscerla e come comportarsi

PESCARA. Arriva anche in Abruzzo l'alga tossica. L'Arta (agenzia regionale per la tutela dell'ambiente) rende noto che nei giorni scorsi i tre punti di controllo della balneazione di Rocca San Giovanni, in provincia di Chieti, hanno evidenziato la presenza significativa dell'alga Ostreopsis Ovata dopo alcuni anni di assenza di fenomeni di rilievo lungo la costa abruzzese.

Si tratta di un'alga spesso invisibile a occhio nudo e che durante la fioritura diventa tossica causando disturbi respiratori e irritazioni oculari e cutanee in caso di forte vento dal mare e forte moto ondoso per esposizione all’aerosol o per contatto diretto con le acque di balneazione.

Cosa fare nel caso di presenza di Ostreopsis ovata? Nel caso di presenza dell’alga tossica si raccomanda di evitare di bagnarsi con l’acqua marina e di allontanarsi dalla spiaggia. In concomitanza con concentrazioni elevate di Ostreopsis, soprattutto dopo mareggiate, sono stati segnalati casi di malessere transitorio nei bagnanti e moria o sofferenza di organismi marini, come granchi, ricci e cefalopodi.

COME RICONOSCERLA. Quando si verifica una fioritura di Ostreopsis ovata è possibile notare in superficie alghe di colorazione anomala e talvolta chiazze schiumose biancastre e marroni. Alcuni organismi marini, come stelle di mare e ricci possono mostrare segnali di sofferenza. Sott’acqua l’alga può manifestarsi come una pellicola bruna che avvolge gli scogli o i sassi.

L'alga tossica vista sott'acqua

La Ostreopsis Ovata è un’alga originaria delle zone tropicali e subtropicali che ben si è adattata al Mediterraneo, trovandovi, anche grazie alla sua progressiva tropicalizzazione, un habitat ideale, diffondendosi in poco tempo anche nei mari italiani lungo le coste della Liguria e dell’Emilia Romagna, quelle ioniche e dell’Alta Toscana, nonché in Sicilia, Puglia, nel mare di Gaeta e nell’Alto Adriatico.

L'orientamento della normativa è di considerate la concentrazione di 10.000 cell/L (cellule per litro) nella colonna d'acqua come soglia di attenzione. L'arta in una nota fa notare che nei prelievi del 4 settembre a Rocca San Giovanni l'alga è stata rilevata in modo diversificato tra i tre punti di controllo della balneazione, con valori elevati (260.728 cell/L) in una delle stazioni e concentrazioni di poco superiori ai livelli di emergenza nelle altre due. Il superamento del limite è stato più contenuto nei tre campioni del 5 settembre, mentre è stata osservata osservata una scarsa presenza di Ostreopsis (concentrazioni intorno a 1.000 cell/L) nei campioni prelevati il 6 settembre. I risultati delle analisi sono stati trasmessi a tutti gli enti interessati (Comuni, Asl, Provincia). Il Distretto provinciale Arta di Pescara, che da giugno a settembre, con frequenza mensile, controlla 20 siti distribuiti sull'intero litorale regionale per verificare la presenza quali-quantitativa della alga Ostreopsis Ovata, continuerà a monitorare il fenomeno.