San Salvo: maltrattamenti davanti alle figlie, 50enne allontanato dal giudice

Disposto il divieto di avvicinamento alla moglie e alla casa in cui hanno abitato fino a poco tempo fa. All’uomo applicato anche il braccialetto elettronico per evitare che le sue condotte siano più gravi
SAN SALVO. Divieto di avvicinamento alla casa della moglie, da lei e dalle persone che le sono vicine e allontanamento da San Salvo. Il provvedimento è stato preso dal gip del tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo nei confronti di un 50enne di Larino domiciliato a San Salvo. Il gip ha accolto la richiesta di "Codice rosso" fatta dalla procura della Repubblica di Vasto alla luce delle indagini condotte dai carabinieri dopo la denuncia della presunta vittima.
L'accusa di maltrattamenti in famiglia e molto altro è aggravata dal fatto che alle violente sequenze andate avanti da settembre 2022 al 2025 hanno assistito anche le due figlie minori. Il gip spiega che alla luce di quanto emerso, i provvedimenti sono stati presi per evitare l'aggravarsi delle condotte dell'accusato e il precipitare della situazione. L'uomo dovrà indossare il braccialetto elettronico e i carabinieri dovranno verificare che rispetti quanto disposto dal giudice.
La vicenda che ha portato all'allontanamento del 50enne dal tetto coniugale è simile purtroppo a molte altre storie di violenza fra le mura domestiche. Insulti e maltrattamenti ai quali si è aggiunta anche la distruzione dell'arredo contro cui il cinquantenne sfogava la sua rabbia. L'uomo da circa tre anni era diventato ossessivo e possessivo. Spesso pedinava la moglie e poi l'affrontava rivolgendole pesanti insulti alla presenza delle figlie. Complice qualche bicchiere di troppo, è stato spesso violento ed è arrivato a minacciare la moglie di morte.
Lei ha sopportato per tre anni. Qualche settimana fa, al culmine dell'ennesima furiosa lite durante la quale l'accusato ha spaccato il televisore e altri elettrodomestici, prima di uscire da casa ha proferito altre minacce. Lei, spaventata, ha chiamato i carabinieri. All'arrivo dei militari dell’Arma lui non c'era più, ma c'erano i resti danneggiati della sua furia. Il rapporto dei carabinieri è stato letto dal sostituto procuratore Silvia Di Nunzio e dal procuratore Domenico Seccia. La procura ha chiesto al gip il Codice rosso e il gip Capuozzo non ha esitato emettere il provvedimento.
La versione dell'accusato è totalmente diversa. A difenderlo è l'avvocato Raffaele Giacomucci. Il legale per il momento preferisce non sbilanciarsi ma sta preparando una memoria difensiva che dovrebbe migliorare la situazione del proprio assistito. La moglie chiede il massimo riserbo per evitare ulteriori traumi alle figlie che hanno assistito già a furiose scenate. Quello che la donna auspica è di poter vivere con le sue figlie in serenità. L'allontanamento del 50enne da San Salvo dovrebbe aiutare sia lei che le bambine a voltare pagina.
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