Scala mobile chiusa, fermata bus spostata

Il Comune: per le scuole gli studenti scendano in via Asinio Herio. L'Acai valuta i danni
CHIETI. La richiesta di accesso agli atti sulla riqualificazione della scala mobile per capire se ci sono gli estremi per chiedere i danni al Comune visti i ritardi sul programma dei lavori, scattati ad aprile e conclusi il 13 agosto dopo una proroga. L'iniziativa porta la firma del movimento dei consumatori Acai. Intanto il Comune vara un piano di mobilità straordinario in vista della riapertura delle scuole della prossima settimana. La perdurante inattività della scala mobile, infatti, implica una serie di accorgimenti per evitare che, specie al mattino, il delicato sistema viario del centro storico vada in tilt.
«I bus urbani e suburbani», annuncia Ivo D'Agostino, assessore comunale alle politiche della casa e neo delegato al traffico, «faranno scendere gli alunni e gli studenti che devono raggiungere le scuole della città in via Asinio Herio, di fronte al Grande Albergo Abruzzo. In questo modo aggireremo l'ostacolo della chiusura della scala mobile».
Il personale della polizia municipale verrà chiamato agli straordinari. «Qualche disagio sarà inevitabile», ammette D'Agostino, «ma tutto si risolverà con l'imminente riapertura della scala mobile».
Chiusa da maggio 2010: dopo sedici mesi le preziose rampe a motore che collegano il terminal bus, sede di un ampio parcheggio coperto, e il centro cittadino, sono ancora ferme. L'amministrazione comunale a maggio ha affidato una serie di lavori di manutenzione straordinaria della scala mobile alla ditta Kone spa di Milano per un importo complessivo di circa 470 mila euro. Il termine di chiusura del cantiere era stato fissato al 19 giugno.
Dopodiché, causa i ritardi nella fornitura di materiali tecnici, la ditta ha beneficiato di una proroga fino al 13 agosto. Quando si è concluso il maquillage della scala a motore.
Adesso occorre il via libera dell'ufficio del ministero preposto, l'Ustif di Napoli. Nei prossimi giorni verranno testate altre componentistiche della scala ma una data di riapertura non c'è. Malgrado la città si sia ripopolata dopo le ferie estive e sia imminente la prima campanella nelle scuole di ogni ordine e grado.
I pendolari che quotidianamente fanno rotta sul Colle per motivi di studio o di lavoro sono furenti. Non a caso il movimento dei consumatori Acai protesta. «Chiederemo un incontro urgente al sindaco, Umberto Di Primio», afferma Lorenzo Cesarone, segretario dell'associazione Acai, «e in quella sede inoltreremo la richiesta di accesso agli atti pubblici che hanno portato al restyling della scala mobile».
L'associazione dei consumatori intende verificare se ci sono gli estremi per appellarsi alla legge numero 241 del'90 che stabilisce sanzioni per "inerzia o ritardi ingiustificati nella procedura degli appalti pubblici". «Se così fosse», spiega Cesarone, «chiederemo i danni al Comune».
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