PROVINCIA CHIETI

Scarichi irregolari nei fiumi, fosse abusive: ben 40 multe alla società idrica

I controlli dei carabinieri Forestale di Villa Santa Maria lungo i corsi d'acqua che confluiscono nel Sangro: multe fino a un massimo di 2,4milioni di euro complessivi, sotto accusa il sistema depurativo. La replica della Sasi: pronti al ricorso, difficoltà concrete per eliminare le fosse Imhoff

VILLA SANTA MARIA. Sono ben quaranta gli scarichi attivi irregolari riscontrati dai carabinieri forestale di Villa Santa Maria nei corso dei controlli antinquinamento e di salvaguardia ambientale. E altrettante sono state le multe inflitte alla Sasi, società pubblica del servizio idrico integrato, a causa della mancanza di un idoneo impianto di depurazione o per la derivazione di scarichi da fosse imhoff non censite.

Come si legge in una nota del comandante Tiziana Altea, i controlli hanno riguardato gli scarichi idrici, pubblici e privati, nei torrenti e corsi d'acqua confluenti nel fiume Sangro, nel suolo e nel sottosuolo. I carabinieri forestale hanno, con l’ausilio dei tecnici dell’Arta (agenza regionale dell'ambiente) attestato che, in alcuni casi, gli scarichi avvenivano con superamento di alcuni limiti tabellari relativi al parametro escherichia coli: la probabile causa è stata individuata nel malfunzionamento del misuratore di portata delle acque di uscita con la conseguente riduzione di dosaggio dell' acido peracetico.

I verbali di accertamento sono stati trasmessi alla Regione Abruzzo - Dipartimento Territorio e Ambiente – Servizio demanio idrico e fluviale, per la determinazione della sanzione, da 240mila euro a 2,4 milioni di euro complessivi.

"Solo un costante ed incisivo presidio del territorio, specie nelle aree più interne e marginalizzate, consente di portare alla luce criticità ambientali cronicizzate nel tempo, contribuendo a ripristinare/regolarizzare sistemi di pubblica utilità, essenziali per il benessere della collettività", fanno rilevare i militari Forestale.

LA REPLICA. «Non si può procedere a colpi di sanzione per le difficoltà concrete che ci sono per eliminare le fosse Imhoff». È questa la posizione del vertice della Sasi Spa in merito ai 40 verbali fatti dai carabinieri forestali per inquinamento in comuni del Medio e Alto Sangro. Multe che possono variare da un minimo di 240mila euro ad un massimo di 2,4 milioni di euro contro le quali è stato preannunciato un ricorso. Il presidente dell'ente idrico del Chietino, Gianfranco Basterebbe, unitamente al direttore tecnico Pio D'Ippolito, chiariscono che «quella delle fosse imhoff è una situazione complessa e di non facile risoluzione. In Abruzzo ce sono 2mila e quelle della Sasi ammontano a 600. Abbiamo investito oltre 5 milioni di euro, ma per ognuna se ne andranno 250mila euro, si comprende, quindi, come si tratti di un percorso complicato e costoso, ma stiamo facendo tutto il possibile per dare una soluzione accettabile. La depurazione - aggiunge Basterebbe - è una delle nostre priorità e a testimoniare il nostro impegno ci sono gli impianti, quelli in funzione e gli altri che stiamo inaugurando in diversi comuni». In merito alla situazione rappresentata dai carabinieri forestali la Sasi è intenzionata a «far valere le proprie ragioni e a non vanificare gli sforzi e il lavoro fatti in questi mesi nonché i progetti futuri, che sulla grande depurazione ammontano a 20 milioni di euro. Sarà chiesto subito un tavolo di confronto con tutti gli organi regionali preposti, a partire dall' Ersi e si procederà anche ad avviare l'iter per il ricorso».