Sequestrati auto e depositi bancari a presunto usuraio di San Vito Chietino
Il sequestro preventivo riguarda beni per circa 60 mila euro riconducibili di Vincenzo Bevilacqua, arrestato il 17 ottobre scorso per usura e tentata estorsione, in concorso con Nicola D'Alba
LANCIANO. Su richiesta della procura, il gip di Lanciano Massimo Canosa ha disposto il sequestro patrimoniale preventivo di beni, per 60 mila euro di valore, per reati in materia di criminalità organizzata. Il provvedimento, effettuato dai carabinieri di Atessa, è stato adottato nei confronti di Vincenzo Bevilacqua, di San Vito, arrestato il 17 ottobre scorso per usura e tentata estorsione, in concorso con Nicola D'Alba, di Atessa, a danno di un operaio ed una commerciante. Dopo indagine patrimoniale il gip ha fatto sequestrare a Bevilacqua 20 mila su deposito postale e le auto Mercedes 220, Toyota Yaris, Fiat Punto e Brava intestati a prestanome.
"Indipendentemente dal provvedimento eseguito, che seguirà l'ordinario sviluppo procedimentale", spiega il procuratore Francesco Menditto, "va sottolineato che la sottrazione dei patrimoni illecitamente accumulati attraverso il delitto consente di perseguire efficacemente delitti, come l'usura, posti in essere proprio al fine di perseguire un indebito arricchimento nei confronti di persone costrette a versare illegalmente interessi esorbitanti e, spesso, a privarsi di qualunque bene".