Settembre lancianese i giostrai chiedono di tornare in centro

12 Luglio 2012

Appello all’amministrazione comunale insieme alla Cisl «Fuori città non c’è vita, senza lavoro 50 famiglie»

LANCIANO. «Fuori dal centro città non c’è vita per le giostre e sono a rischio oltre 50 famiglie di giostrai». L’appello è ormai ufficiale: gli addetti e i proprietari delle giostre del luna park delle “Feste di settembre” non ci stanno a essere trasferiti nell’area fiera di contrada Iconicella durante le feste più affollate dell’anno.

Lo spostamento delle giostre era stato deciso dal Comune in seguito alle lamentele di numerosi cittadini lo scorso anno per musica troppo alta, schiamazzi e problemi di ordine pubblico. «Siamo disposti a rispettare le regole e chiediamo scusa a nome di tutti noi, al Comune e alla città di Lanciano per i disagi provocati», dice Piera Vacone, in rappresentanza di tutti i suoi colleghi.

Se all’inizio si era ipotizzata un’apertura da parte del sindaco, Mario Pupillo, a far rientrare le giostre in piazza della Pietrosa e in piazza D’Amico, attualmente pare che i rapporti tra amministrazione e giostrai si siano raffreddati di nuovo. Eppure, fa notare Emanuele Trasmondi, rappresentante Felsa-Cisl, «le giostre in centro portano movimento e un pubblico numeroso che si riverserebbe nelle varie attrazioni in programma per le festività».

«Il luna park non è un circo», fa notare ancora la Vacone, « non apre in determinate ore e solo per qualche spettacolo. Abbiamo bisogno di tante ore per svolgere il nostro lavoro ed è essenziale stare in centro». A pesare di più sarebbero per i giostrai i mancati incassi che si avrebbero con le giostre a due passi dal cuore della festa. «Sono a rischio oltre 50 famiglie», sottolinea la Vacone, «in questi tempi di crisi già nessuno ha voglia di spendere, figurarsi se la festa si svolge altrove. Dobbiamo sfamare le nostre famiglie, per noi Lanciano è un appuntamento fisso da tanti anni, non possiamo trasferirci in periferia».

I giostrai sono disposti ad alcuni “sacrifici”, come quello di limitare la musica dalle 9 alle 24 (eccetto per la serata di apertura) e di accorciare la presenza in città di una settimana, ossia dal 31 agosto al 17 settembre invece che anticipare o posticipare il luna park. «Chi sgarra va cacciato dalla piazza», fa appello la Vacone, «saremo i primi a far rispettare le regole e chiediamo l’aiuto alla polizia municipale».

Daria De Laurentiis

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