Sevel, soltanto un giorno di ferie ad Atessa: la fabbrica si ferma il 30 dicembre

La direzione aziendale del colosso dei Ducato annuncia il fermo di 24 ore per fine mese. La scorso anno ai 6.500 lavoratori sette giorni di stop, ma il 2016 è quello della produzione-boom

ATESSA. Niente ferie natalizie, eccetto che per venerdì 30 dicembre, per gli oltre 6.500 dipendenti Sevel. A comunicarlo è stata ieri la direzione aziendale che ha incontrato il comitato esecutivo sindacale. I timori di non poter godere di giornate di vacanza eccetto che per i giorni festivi previsti dal calendario (25 e 26 dicembre e 1° e 6 gennaio) è stato quindi confermato. In questi giorni si era sperato, così come era circolato da voci di stabilimento, che la fabbrica del Ducato potesse chiudere qualche giorno ad inizio del nuovo anno dato che fino alla fine di dicembre, con tre giorni di straordinario programmati fino a domenica, non c’erano margini per altre fermate produttive. Ad oggi resta invece la sola giornata di venerdì 30 dicembre per riposarsi e godere delle festività natalizie. La fermata sarà coperta tramite l’utilizzo di Par (permessi) collettivi.

Anche nel 2015 la Sevel si era trovata di fronte a ritmi serrati, con il costante ricorso ai turni straordinari. Ma lo stop produttivo era stato programmato comunque dal 31 dicembre fino al 6 gennaio compreso, con la soddisfazione dei sindacati firmatari del contratto Fiat. Quest’anno le prospettive sono sembrate, fin da inizio 2016, molto diverse. La Sevel si trova infatti in uno stato di grazia produttivo che porterà le linee produttive al risultato record di 290.009 veicoli prodotti per la fine di dicembre. Un altro traguardo che, rispetto al 2015, è andato ben oltre le più rosee aspettative.

La produzione dello scorso anno che era stata salutata come un risultato storico, è stata infatti di 260.800 furgoni. Quest’anno invece sono stati sfornati dalle catene di montaggio ben 29.209 veicoli in più. E si sfiora così anche la capacità massima produttiva dello stabilimento per veicoli commerciali più grande d’Europa. La Sevel ha una capacità massima di 300mila furgoni l’anno da fabbricare su tre turni lavorativi per 5 giorni la settimana. E se già da quest’anno si arriva ai 290mila furgoni significa che, per il 2017, che si prevede altrettanto prolifico dal punto di vista delle richieste di mercato, bisognerà correre ai ripari con la predisposizione eventuale di nuovi turni o nuove assunzioni. Potrebbe infatti non essere sufficiente l’esperimento dei weekendisti (lavoratori interinali part-time che lavorano 32 ore, dal giovedì alla domenica pomeriggio, nel reparto lastratura e per le produzioni destinate al Messico), nè l’aiuto dei cosiddetti trasfertisti, ovvero dipendenti provenienti dagli stabilimenti della galassia Fiat-Chrysler (Grugliasco, Pomigliano e Cassino). Ma al momento ai sindacati la direzione aziendale non ha fornito alcun particolare in più rispetto alla programmazione lavorativa fino a fine anno.

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