atti vandalici

“Sigillato” il portone del D’Avalos

Colla sul lucchetto della catena: abitanti liberati dai vigili del fuoco

VASTO. I teppisti tornano in azione e sigillano il portone d’ingresso di Palazzo D’Avalos. Per qualcuno si è trattato di una bravata. Per altri è stata l’ennesima sfida alla città. Di sicuro lo scherzo di dubbio gusto messo in atto la notte del primo giorno dell’anno ha creato ancora una volta disagi, danni e lo sdegno dell’intera comunità cittadina.

Dopo essersi procurati un potente collante, gli autori del gesto hanno sigillato il lucchetto che ferma la catena del portone principale del palazzo. A scoprire l’accaduto sono state le famiglie che occupano un’ala dell’immobile storico. Quando hanno provato ad aprire il grosso portone non ci sono riusciti. Dopo vari tentativi andati a vuoto sono stati costretti a chiamare il 115. Una volta arrivati sul posto i vigili del fuoco hanno scoperto che il portone era stato “sigillato”. I residenti sono stati “liberati”.

Il gesto va ad allungare la sequenza di atti vandalici registrati nel periodo natalizio in città. Questa volta comunque ci sono buone probabilità che gli autori vengano identificati. Il collante che hanno usato non è in vendita ovunque. Una telecamera puntata sul’ingresso di Palazzo D’Avalos inoltre potrebbe aver ripreso la scena.

I residenti del centro storico sono esasperati dai continui raid. I cittadini invocano una punizione. «È necessario scoraggiare in qualche modo queste azioni distruttive», chiedono. (p.c.)

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