Sixty, appello della Cgil per la cassa integrazione

Incontro in Confindustria, il sindacato sollecita il giudice delegato affinché autorizzi l’azienda ad anticipare l’ammortizzatore sociale

CHIETI. Un appello al giudice delegato e ai commissari giudiziali Pierluigi Pennetta e Lucio Raimondi per concedere l’anticipazione della cassa straordinaria da aprile ed evitare che centinaia di lavoratori restino senza reddito per mesi, come accaduto in passato. Arriva da Giuseppe Rucci, segretario generale Filctem Cgil, alla vigilia dell’incontro in cui dovrebbe arrivare la firma della proroga di cassa integrazione straordinaria per la Sixty.

Lunedì, infatti, i sindacati incontreranno i vertici aziendali nella sede teatina di Confindustria e toccherà ai commissari giudiziali comunicare l’autorizzazione del giudice all’azienda ad anticipare i soldi della cassa da aprile ad ottobre, senza che i lavoratori aspettino i tempi dell’Inps o l’intervento di una banca, come successo l’anno scorso con il credito cooperativo di Cappelle sul Tavo, che a breve terminerà il suo compito.

«L’auspicio», incalza Rucci, «è che questa volta il giudice possa concedere l’anticipazione per prevenire il disagio economico già capitato qualche mese fa».

In quell’occasione, però, non c’era ancora stata l’omologa del concordato preventivo, arrivata a metà ottobre e che ha permesso di ripartire i primi di dicembre con 41 lavoratori.

«Va tenuto conto», prosegue, «che quei soldi rientreranno poi nelle disponibilità dell’azienda come rimborso o come conguaglio, è solo un’anticipazione, la Sixty non subirebbe alcun danno».

Ma c’è un dato più allarmante ad avvalorare l’appello di Rucci: «Continuano ad esserci ritardi nell’erogazione della cassa integrazione: considerato che centinaia di lavoratori stanno usufruendo degli ammortizzatori sociali da anni, è evidente che la situazione economica di molte famiglie si sta aggravando con il passare delle settimane».

Il mancato anticipo di una cassa straordinaria che sembra pressoché certa creerebbe difficoltà non da poco alle tante famiglie vessate da anni di una vertenza durissima: la Sixty è salva, ma non si può dire altrettanto di gran parte dei posti di lavoro.

Sul fronte operativo, dopo la ripartenza del mese scorso, nelle prossime settimane i 41 lavoratori attivi in via Piaggio dovrebbero arrivare a 50. Per l’avvio della società satellite la Sixty ha presentato un bando in Regione: i lavori dovrebbero partire entro la primavera con un numero di dipendenti fra i 35 e i 70.

Ma i sindacati non dimenticano i 250 che resteranno fuori dai progetti di riavvio e, specialmente in vista delle elezioni regionali, si appellano alla politica e alle istituzioni affinché non disperdano centinaia di professionalità e talenti che dalla metà di ottobre entrerebbero in mobilità, senza alcuna occasione di rientrare nel marchio tessile teatino.

Francesca Rapposelli

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