Spuntano i divieti di balneazione sul litorale di Ortona

Cartelli posizionati dopo la denuncia. Il sindaco Vincenzo D'Ottavio: era andata deserta la gara per la segnaletica

ORTONA. «Divieto di balneazione». Dopo la pubblica denuncia fatta nei giorni scorsi dal Forum abruzzese dei Movimenti per l’acqua e dall'Associazione Pescara Punto Zero, che avevano riscontrato la mancanza di avvisi nelle zone ortonesi interdette alla balneazione, ecco che sulle spiagge interessate dal provvedimento sono spuntati i cartelli. Giovedì scorso i presidenti delle due associazioni, rispettivamente Augusto De Sanctis e Massimo Melizzi, avevano lanciato l’accusa presentando anche un esposto alla Procura di Chieti «per verificare se l’operato dei soggetti a vario titolo responsabili sia o meno conforme agli obblighi di legge imposti per la tutela della salute pubblica».

«Ad Ortona», avevano sostenuto De Sanctis e Melizzi, «mancano completamente i cartelli di divieto di balneazione su ben 3 tratti chiusi (su tre controllati!). Due di questi (“350 metri a Nord della Foce del Fiume Foro” e “350 metri a Sud della Foce del Fiume Foro”) sono chiusi dal primo maggio 2016. Un altro, “200 a nord della stazione di Tollo”, secondo il Portale Acque del ministero della Salute mercoledì risultava sulla carta chiuso temporaneamente alla balneazione. In tutti e tre i casi c’erano bagnanti, con diversi minori, anche di 2-3 anni che facevano il bagno in aree vietate alla balneazione. Su un quarto tratto, “Zona prospiciente molo nord Porto”, che doveva essere chiuso temporaneamente tra il 17 e il 19 giugno per un superamento dei limiti, non siamo riusciti a trovare alcuna ordinanza di divieto (e di riapertura) pubblicata sull’albo pretorio online del Comune».

Ma quando siamo andati in prossimità della foce del Fiume Foro - uno dei punti interdetti - per controllare se si fosse provveduto a installare gli avvisi, abbiamo trovato la cartellonistica.

A confermare che su ognuno dei tratti ortonesi interessati dal divieto di balneazione si è intervenuti per esporre le dovute informazioni a tutela dei bagnanti, è stato il sindaco di Ortona, Vincenzo D’Ottavio. «I cartelli sono stati posizionati», ha annunciato il primo cittadino, prima di spiegare il ritardo con cui questa operazione si è svolta. «L’Arta ha effettuato le ultime analisi il 15 giugno e ha pubblicato i risultati sul proprio sito il 22», ha dichiarato D'Ottavio. «Il giorno successivo i dati ci sono stati inviati a mezzo Pec. Nel frattempo abbiamo perso un po’ di tempo per l’affidamento del servizio in quanto la prima gara era andata deserta. Ecco perché c’è stato questo piccolo ritardo». Tuttavia, nonostante almeno apparentemente il problema sia stato risolto, dal Forum per l’Acqua il presidente De Sanctis ha ribattuto sostenendo quanto sia «sconcertante» che solo dopo una pubblica denuncia le istituzioni preposte si siano mosse «a garanzia della salute dei cittadini».

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