atessa

Strada chiusa: 11 chilometri in più per andare in Val di Sangro

ATESSA. Costretti a percorrere 15 chilometri invece dei soliti 4: sul limite della stagione invernale sono preoccupati gli abitanti della frazione Torricchio la cui strada è stata interrotta da una...

ATESSA. Costretti a percorrere 15 chilometri invece dei soliti 4: sul limite della stagione invernale sono preoccupati gli abitanti della frazione Torricchio la cui strada è stata interrotta da una frana. La contrada inizia dalla strada che porta a Casalanguida che si diparte in prossimità della chiesa Madonna a Mare.

Nel territorio di Atessa si è verificata la frana e nello stesso territorio ricade solo una delle circa trenta famiglie che abitano lungo la strada che conduce a Tornareccio. Il 90% sono anziani, due o tre sono i ragazzi che vanno a scuola, circa dieci sono gli operai che raggiungono la Val di Sangro. Inoltre ci sono un paio di aziende agricole. La strada di Torricchio è abbastanza frequentata soprattutto nel periodo invernale dagli abitanti di Tornareccio che la preferiscono per le sue caratteristiche topografiche: più esposta al sole di quella che passa in prossimità di Vallaspra.

La frana comporta un danno e pericolo per le famiglie che per arrivare in Val di Sangro devono andare prima a Tornareccio e da qui giungere ad Atessa. Dopo la frana un’ordinanza del sindaco di Atessa, Nicola Cicchitti, fa divieto al transito. Esasperati i residenti che vorrebbero anche provvedere alla riapertura della strada con le ruspe. «Se qualcuno dei nostri anziani si sente male, l’ambulanza deve andare prima a Tornareccio e poi scendere a Torricchio. È come se da Pescara, per andare a Roma, si facesse il giro di Firenze. Siamo andati in Comune ma non ne vogliono sapere di provvedere».

Smentisce questa versione il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Vincenzo Pellegrini. «Il problema è serio. Abbiamo fatto due sopralluoghi e incaricato un geologo. La frana è in movimento e ancora non si stabilizza. Appena possibile provvederemo, così come abbiamo fatto per altre situazioni».

Matteo Del Nobile

©RIPRODUZIONE RISERVATA