Strade rotte, in 160 chiedono i risarcimenti

Buche sull’asfalto e allagamenti: aumentano i ricorsi contro il Comune per i danni subiti dai cittadini

VASTO. Buche sull’asfalto, allagamenti e rotture di condotte fognarie. Sono in aumento le azioni risarcitorie nei confronti del Comune, il 90 per cento delle quali avviate in seguito a cadute sulle strade comunali o a danni subiti dagli autoveicoli per la cattiva manutenzione delle arterie urbane e periferiche. Basti pensare che nel 2011 le richieste finalizzate a ottenere il risarcimento danni sono state 160, con l’esborso da parte dell’ente di premi assicurativi pari ad alcune centinaia di migliaia di euro che sono andati a gravare in maniera consistente sul bilancio comunale.

Ma il numero è destinato ad aumentare, visto che anche nell’anno in corso il contenzioso ha assunto dimensioni di tutto rispetto. Un problema che l’amministrazione ha deciso di affrontare. Per limitare il ricorso alle compagnie assicurative e l’esborso di premi, la giunta comunale ha istituito un Nucleo gestione sinistri facente capo all’avvocatura comunale, con la collaborazione della polizia municipale e dell’ufficio servizi. Il nuovo organismo, in fase di organizzazione, si avvarrà anche della consulenza di un medico legale per la valutazione e la quantificazione delle lesioni fisiche denunciate dai richiedenti, oltre che di un perito tecnico-assicurativo per la valutazione dei danni materiali subiti dai mezzi.

Nel frattempo le richieste stragiudiziali di risarcimento che non superano i 20 mila euro (e che rappresentano il 95 per cento dei casi trattati) verranno curate dall’avvocatura comunale in piena autonomia e indipendenza, così come disposto dall’esecutivo municipale. «Le richieste sono in continuo aumento», conferma l’avvocato Nicolino Zaccaria, responsabile dell’ufficio legale dell’ente, «nel 90 per cento dei casi si tratta di azioni risarcitorie che vengono avviate per i danni causati da buche sul manto stradale, specie nelle zone di nuova espansione edilizia. La restante percentuale verte su allagamenti e rotture di fogne, ma in questo caso, stando a una recente sentenza, non è il Comune che deve risarcire i cittadini, ma la Sasi».

Arrivano anche le prime richieste di risarcimento danni per cadute sulla pista ciclabile della Marina, dove l’uso promiscuo (biciclette e pedoni) mette a repentaglio la sicurezza di chi la percorre.

Anna Bontempo

©RIPRODUZIONE RISERVATA