Sopralluogo della polizia scientifica al bancomat su corso Marrucino

CHIETI/ INDAGINE SUI FURTI

Svuotati altri due bancomat, il bottino sale a 300mila euro 

Dopo il raid alla Trinità, i ladri prendono di mira anche gli sportelli della Ubi sul Corso e allo Scalo. La polizia: stessa mano dietro i tre colpi, caccia al basista

CHIETI. I bancomat dell’Ubi finiscono ancora una volta nel mirino dei ladri. Dopo il colpo da oltre 100mila euro in piazza della Trinità, ieri mattina la polizia ha scoperto che sono stati svaligiati anche gli sportelli automatici di corso Marrucino, nel cuore del centro storico, e di viale Benedetto Croce, a pochi passi dalla stazione ferroviaria: in base a una prima stima, in totale sono stati rubati altri 200mila euro. Ma l’importo del bottino è da quantificare con precisione, considerando che Ubi banca non ha ancora formalizzato la denuncia in questura. Certezze non ce ne sono, dunque, ma tutto fa ipotizzare che dietro i raid in serie si nasconda la stessa mano. Il modus operandi è stato lo stesso. Chi è entrato in azione aveva chiavi e codici segreti per arrivare fino alla cassaforte senza necessità di usare la fiamma ossidrica, il piede di porco o materiale esplosivo: la conferma indiretta arriva dall’assenza di segni di scasso.

leggi anche: Chieti: furto al bancomat da oltre 100mila euro  Raid misterioso, senza scasso, in pieno centro storico. Il ladro ripreso dalle telecamere: aveva le chiavi e conosceva i codici

Adesso i poliziotti della squadra mobile, coordinati dal vice questore aggiunto Miriam D’Anastasio, e della scientifica indagano per risolvere il giallo. Decisive potrebbero risultare le immagini delle telecamere dei punti bancomat e delle attività commerciali circostanti: alcune sono state già analizzate dagli investigatori, altre verranno acquisite nelle prossime ore. Di sicuro il sistema di videosorveglianza di piazza della Trinità ha ripreso un ladro solitario che si allontanava dallo sportello automatico imboccando via Zecca e facendo perdere le sue tracce nel giro di pochi minuti. Ma è improbabile che a pianificare e compiere le tre imprese criminali sia stata un’unica persona. E appare scontata anche la presenza di un basista, una “talpa” che conosce nel dettaglio i locali in cui si sono consumati i furti e il meccanismo dei bancomat.
Ieri mattina, il primo intervento della polizia c’è stato lungo il Corso. La società di vigilanza privata ha telefonato al 113 a seguito del controllo scattato dopo la segnalazione di un’«anomalia» partita in automatico. Il quadro è apparso subito chiaro: il ladro (o i ladri) ha aperto con le chiavi la porta accanto all’erogatore delle banconote per poi entrare nel locale retrostante, digitare la password e arraffare il denaro totalmente indisturbato. Il tutto a pochi metri dai palazzi delle istituzioni: prefettura, questura e Comune. Ma il blitz è stato talmente veloce e silenzioso che nessuno si è accorto di nulla.

La volante della polizia intervenuta alla Ubi di viale Benedetto Croce, a Chieti Scalo
In tarda mattinata, la squadra volante diretta dal vice questore aggiunto Antonello Fratamico è arrivata in viale Benedetto Croce perché un altro bancomat dell’Ubi era stato svuotato. In questo caso, per arrivare al forziere, i ladri sono riusciti persino a disattivare l’allarme, ad entrare nei locali dell’ex filiale e a portare via il ricco bottino con il solito sistema.
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