«Tagli alla sanità, città umiliata»

3 Settembre 2010

Coro di proteste anti Regione. Udc e Pd: fatti favori a Pescara e Teramo

CHIETI. «Le forze politiche, sindacali e istituzionali devono alzare la voce. Difendiamo Chieti da chi vuole umiliarla». E' la chiamata alle armi in difesa della sanità teatina lanciata ieri da centristi, dall'Udc e dalle liste civiche, e dal Pd che per oggi annuncia una manifestazione,

Chieti, infatti, in nome della difesa della sanità e dei centri di eccellenza, si prepara alla battaglia contro la Regione, Teramo e Pescara. Una sfida che vede, almeno per ora, il consiglio comunale unito. Ieri a lanciare l'allarme di una nuova spoliazione contro la città è stata l'ipotesi attribuita alla sub commissaria per la sanità Baraldi di non confermare il polo cardiochirurgico a Chieti ed anche emodinamica, che dovrebbe andare a Pescara.

Una scelta che getta benzina sul fuoco, tanto che anche la coalizione di centrodestra si trova a navigare in rotta di collisione con la Regione, del presidente Pdl, Gianni Chiodi. Dalle indiscrezioni è emerso che la palazzina di cardicchirurgia, malgrado le intenzioni del manager Francesco Zavattaro, non sarà ultimata facendo naufragare i sogni di un grande polo sanitario che avrebbe confermato Chieti una eccellenza nelle cura delle malattie cardiovascolari.

«Purtroppo», racconta il capogruppo Udc Alessandro Giardinelli «pare che sia arrivato lo stop da parte della Regione per il finanziamento destinato all'emodinamica già concesso alla Asl di Chieti, in conformità con la volontà di spostare l'emodinamica da Chieti a Pescara e quindi di non dar vita al Polo cardio-chirurgico come invece si era deciso».

Così la delusione cresce e il maggiore alleato della coalizione di Di Primio mette le mani avanti, sollecitando il Pdl a uscire allo scoperto in difesa della città e contro la Regione. «Credo che il sindaco e tutti noi cittadini di Chieti», sottolinea Giardinelli, «non possiamo accontentarci di garanzie verbali da parte del sub-commissario Baraldi ma è necessario avere degli atti che dimostrino quanto da loro assicurato e che smentiscano atti precedenti che vanno in tutt'altra direzione. Resta il fatto che è necessario che con competenza ed attenzione perché non si proceda al depotenziamento di un Presidio ospedaliero universitario pubblico che rappresenta un servizio fondamentale della nostra area metropolitana».

L'opposizione, invece, è pronta già ad azioni ecltanti. Questa mattina alle 9.30 ci sarà la discesa in campo con una manifestazione che si terrà nella palazzina di caardiochirurgia. «Credo che questa struttura vada difesa con i denti come ultimo baluardo di un sistema sanitario che può funzionare ed essere efficiente», scandisce l'ex sindaco di Chieti Francesco Ricci. Alla iniziativa del Pd saranno presenti il gruppo consiliare di Chieti, il segretario regionale Silvio Paolucci, il segretario provinciale Camillo Di Giuseppe, il capogruppo in Consiglio Regionale Camillo D Alessandro, il consigliere Franco Caramanico e il senatore Giovanni Legnini.

Alle 11.30 è prevista una conferenza stampa su: «Tagli alla sanità, liste d'attesa e polo di cardiochirurgia». Ieri, inoltre l'Udc con disappunto ha parlato di una «palese discriminazione sanitaria tra la Provincia di Teramo e quella di Chieti». Non solo per l'Udc lo spostamento di cardiochirurgia altrove, «potrebbe aprire la strada all'accreditamento di posti letto di terapia Intensiva presso il privato a Villa Pini per esempio che deve far quadrare il bilancio tra un baget regionale insufficiente e le gravose spese di gestione».

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