Taranta Peligna, Bambina e i suoi cuccioli in paese per la scorpacciata: spariti fagiani, galli e galline dagli allevamenti

Da alcuni giorni gli animali fanno razzie in piena notte nella Valle dell’Aventino. Il racconto di un allevatore del paese: «Gabbie distrutte e fagiani sterminati»
TARANTA PELIGNA. Fagiani, galli, galline, quaglie. Danni e gabbie distrutte. Continuano a fare scorpacciate l’orsa Bambina e i suoi tre cuccioli. L’ultima tappa del loro lungo tour nella Valle dell’Aventino a caccia di cibo è stata Taranta Peligna. Nelle ultime due notti, i plantigradi hanno fatto incursioni agli allevamenti di volatili presenti in alcune abitazioni vicinissime al cuore del piccolo centro della vallata. Al mattino, i proprietari non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuta razzia e fare la conta dei danni subiti.
Ieri è toccato a Enrico Rosato, che per hobby alleva di fagiani, galline moroseta e altri piccoli volatili, come le quaglie: «La mia casa è in pieno centro di Taranta: il blitz è avvenuto dopo le 3 di notte», ha detto al Centro subito dopo aver ritrovato a pezzi la sua grande voliera sul retro della casa. Gli orsi hanno mangiato sei fagiani, di cui tre argentati (specie ornamentale da giardino e non destinata alla macellazione, ndc). E ancora: quattro galline e tre quaglie. La gabbia è distrutta: l’ha schiacciata completamente, come se fosse un sacchetto di plastica, eppure quella voliera che avevo nel giardino è davvero grande. Io non ho sentito nulla, ma una vicina ha invece sentito del movimento e rumori provenienti da casa mia in piena notte, ma non ha potuto far nulla quando ha capito che si trattava degli orsi. Dopo aver allertato la Forestale per verificare i danni, ci siamo resi conto che forse gli animali sono stati disturbati durante la scorpacciata. Probabilmente da qualche mezzo di trasporto passato nella strada vicino casa. Altrimenti avrebbero proseguito e fatto piazza pulita di tutti i miei volatili. Ora la Forestale mi ha consigliato di spostare gli altri uccelli sopravvissuti dal giardino in un locale al chiuso, in modo da evitare nuovi blitz. I danni? Ammontano a qualche centinaio di euro. Il risarcimento del Parco della Maiella è di 4 euro a pezzo per le galline», ha aggiunto Rosato. «Anche chi è amante degli animali, come me, comincia ad avere paura. L’orso è un animale dalle abitudini un po’ fuori dall’ordinario. Bambina ormai è troppo a contatto con l’uomo. E i suoi cuccioli stanno imparando, quindi temiamo che possano abituarsi a cercare cibo nei centro urbani».
L’allevatore - non per professione ma per passione - racconta anche delle razzie subite da altri suoi concittadini: «Io sono stato il quarto qui in paese.. ieri notte un altro colpo, con due galli divorati in un’altra casa vicino alla mia, nonostante ci fosse un alto steccato di protezione. E nella parte alta di Taranta, nelle casette borboniche, sono stae mangiate altre galline». Anche se la presenza dell’orso è una sorta di spot sulla florida e affascinante natura della Valle dell’Aventino e del Parco della Maiella, la gente ha paura e attende notizie sull’inizio del letargo dell’orsa e dei cuccioli. Ma per gli allevatori, lo strumento di difesa resta la rete elettrificata che allontanerebbe gli animali in cerca di cibo: il Parco la concede gratuitamente a chi ne fa richiesta.
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