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Tasse, Rocco Siffredi nel mirinoLa Finanza: "Evasore totale"
Il noto attore Rocco Siffredi è stato identificato quale evasore totale dalla Guardia di Finanza di Ortona. Pur avendo da tempo dichiarato di essersi trasferito all'estero, sarebbe rimasto in Italia, senza pagare le tasse
ORTONA Il noto attore Rocco Siffredi è stato identificato quale evasore totale dalla Guardia di Finanza di Ortona.
Pur avendo da tempo dichiarato di essersi trasferito all'estero, sarebbe rimasto in Italia, senza pagare le tasse, costituendo in Abruzzo il centro dei propri interessi. Dalle indagini e dai dati informativi raccolti e vagliati dalla Guardia di Finanza - secondo quanto reso noto dalle Fiamme Gialle - è emersa "in maniera inequivocabile una sofisticata ed articolata forma di evasione fiscale internazionale" realizzata dall'attore imprenditore, caratterizzata "oltre che dalla fittizia residenza all'estero anche da una perniciosa forma di 'simulazione relativa soggettiva'".
La complessa forma di evasione, che ha riguardato gli anni dal 2002 al 2005, sarebbe stata attuata mediante simulazione di negozi giuridici, realizzati attraverso l'interposizione fittizia di terzi soggetti di diritto ungherese, apparentemente effettivi ed unici beneficiari dei compensi finanziari, di fatto riconducibile all'imprenditore cinematografico, per importi superiori ai due milioni di euro, con evasione dell'Iva di circa 200 mila euro.
A carico dell'attore sono state formulate varie ipotesi di reato, soprattutto in materia fiscale, che sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Chieti.
Pur avendo da tempo dichiarato di essersi trasferito all'estero, sarebbe rimasto in Italia, senza pagare le tasse, costituendo in Abruzzo il centro dei propri interessi. Dalle indagini e dai dati informativi raccolti e vagliati dalla Guardia di Finanza - secondo quanto reso noto dalle Fiamme Gialle - è emersa "in maniera inequivocabile una sofisticata ed articolata forma di evasione fiscale internazionale" realizzata dall'attore imprenditore, caratterizzata "oltre che dalla fittizia residenza all'estero anche da una perniciosa forma di 'simulazione relativa soggettiva'".
La complessa forma di evasione, che ha riguardato gli anni dal 2002 al 2005, sarebbe stata attuata mediante simulazione di negozi giuridici, realizzati attraverso l'interposizione fittizia di terzi soggetti di diritto ungherese, apparentemente effettivi ed unici beneficiari dei compensi finanziari, di fatto riconducibile all'imprenditore cinematografico, per importi superiori ai due milioni di euro, con evasione dell'Iva di circa 200 mila euro.
A carico dell'attore sono state formulate varie ipotesi di reato, soprattutto in materia fiscale, che sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Chieti.