Teateservizi, il rilancio è vicino Ferrara: «Giuste le nostre scelte»

Il prossimo obiettivo, una volta evitato il fallimento, è migliorare la capacità di riscossione dei tributi Il sindaco: «Confermata la sostenibilità del piano di risanamento che abbiamo approvato in consiglio»
CHIETI. La relazione «sostanzialmente positiva» del commissario giudiziale Cristiano Maria Corvi rispetto al piano di concordato integrativo di Teateservizi, ritenuto «senz’altro fattibile» e «conveniente» al netto dei rilievi avanzati per l’aumento della massa passiva nei confronti del Comune, porta il sindaco Diego Ferrara a elogiare da un lato la correttezza delle scelte compiute dall’amministrazione, in particolare la decisione di salvare la società pubblica dal fallimento, dall’altro il lavoro del liquidatore Luca Di Iorio, definito da Ferrara «intenso e competente».
«Conferma la correttezza della scelta compiuta dal consiglio comunale, su proposta della giunta, di evitare il fallimento della società attraverso il ricorso alla procedura di concordato preventivo, che la legge ha esteso, già da qualche anno, alle società a partecipazione pubblica», rimarca il primo cittadino. «La relazione del commissario giudiziale», prosegue Ferrara, «conferma la sostenibilità del piano di risanamento approvato dal consiglio e su cui si regge la procedura concorsuale».
Il prossimo passaggio è l’adunanza dei creditori di Teateservizi, già fissata per il 12 ottobre: nella seduta che sarà presieduta dal giudice delegato Marcello Cozzolino è prevista la votazione del piano di concordato in continuità diretta, depositato in tribunale da Di Iorio il 31 marzo scorso e successivamente integrato il 29 agosto dopo il cambiamento di scenario determinato dalla proclamazione del dissesto economico-finanziario del Comune. A causa del default, infatti, l’amministrazione ha dovuto posticipare al 2024 l’aumento del costo dei servizi di riscossione, il cosiddetto aggio, dal 2 al 3,4%, determinando una variazioni nei costi e nei ricavi attesi dalla prosecuzione dell’attività aziendale di Teateservizi. Di qui la necessaria integrazione della proposta concordataria con il nuovo business plan. «Ora sta agli uffici competenti del Comune di Chieti», sottolinea il sindaco Ferrara, «a compiere tutti gli atti necessari perché la Teateservizi possa continuare l’attività aziendale e migliorare la sua capacità di riscossione, come già sta dimostrando di fare grazie all’intenso e competente lavoro del liquidatore».
Tra i rilievi critici mossi dal commissario giudiziale Corvi, compare l’individuazione della massa passiva, salita a 1.826.723,79 euro di aggi, servizi e rimborsi spese non corrisposti dal Comune e che Teateservizi ha chiesto all’Organo straordinario di liquidazione di inserire nel piano di rilevazione che stanno mettendo a punto a seguito del dissesto: 187.757,44 euro per «aggi, servizi e rimborsi spese documentati dalle fatture emesse e accettate dal Comune», cristallizzati prima del 31 dicembre 2022; altri 959.854,39 euro in base alle condizioni del contratto di servizio dal 2019 al 2023 e 679.111,96 euro a fronte delle riscossioni volontarie Imu.
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