Tentata estorsione con l'affitto

Due inquilini a giudizio: non volevano pagare il canone per la casa
LANCIANO. Sono stati rinviati a giudizio per tentata estorsione Mario Orsatti, 45 anni, di Lanciano, e la compagna Marya Massymenko., 41 anni, ucraina. La coppia nel febbraio 2010 avrebbe chiesto alla proprietaria dell'appartamento in cui viveva in affitto, la somma di 4.750 euro o di non pagare il canone per un anno minacciando la donna di denunciarla alla guardia di finanza per evasione fiscale.
Da denuncianti a denunciati fino a diventare gli imputati di un processo che si svolgerà il prossimo 20 novembre in cui dovranno difendersi dall'accusa di tentata estorsione.
E' la vicenda di una coppia: 45 anni lui e 41 lei, che nel 2010, stando alle accuse, tentarono di estorcere del denaro o di non pagare l'affitto per un anno alla proprietaria della casa in cui vivevano dal 2007.
La casa, nel centro storico di Lanciano, è di L.L.V., 63 anni, di San Vito, che davanti al giudice per le udienze preliminari, Francesca Del Villano Aceto, si è costituita parte civile.
«I fatti risalgono al febbraio di quell'anno», racconta l'avvocato della proprietaria della casa, Sandro Desiderio, «quando l'uomo inviò un messaggio alla mia cliente in cui le chiedeva di incontrarsi per parlare. I due si incontrarono, alla presenza anche della figlia della donna, e l'uomo disse alla mia cliente: "O mi dai 4.750 euro, pari al 50 per cento della tasse che hai evaso in questi anni non dichiarando la nostra presenza in casa, o non mi fai pagare l'affitto per 12 mesi. Se non accetti ti denuncerò alla guardia di finanza o all'Agenzia delle entrate per evasione fiscale"».
La donna, per tutta risposta, qualche giorno dopo andò nel commissariato di polizia di Lanciano denunciando i due per tentata estorsione e minacce.
«Alla polizia», riprende Desiderio, «la mia cliente ha mostrato i messaggi che, è stato accertato, provengono dal cellulare dell'uomo e i biglietti ricevuti con le minacce di denuncia».
A giudicare la coppia, difesa dall'avvocato Melania Melizzi, ora sarà il giudice nel processo che inizierà il 20 novembre.
Da denuncianti a denunciati fino a diventare gli imputati di un processo che si svolgerà il prossimo 20 novembre in cui dovranno difendersi dall'accusa di tentata estorsione.
E' la vicenda di una coppia: 45 anni lui e 41 lei, che nel 2010, stando alle accuse, tentarono di estorcere del denaro o di non pagare l'affitto per un anno alla proprietaria della casa in cui vivevano dal 2007.
La casa, nel centro storico di Lanciano, è di L.L.V., 63 anni, di San Vito, che davanti al giudice per le udienze preliminari, Francesca Del Villano Aceto, si è costituita parte civile.
«I fatti risalgono al febbraio di quell'anno», racconta l'avvocato della proprietaria della casa, Sandro Desiderio, «quando l'uomo inviò un messaggio alla mia cliente in cui le chiedeva di incontrarsi per parlare. I due si incontrarono, alla presenza anche della figlia della donna, e l'uomo disse alla mia cliente: "O mi dai 4.750 euro, pari al 50 per cento della tasse che hai evaso in questi anni non dichiarando la nostra presenza in casa, o non mi fai pagare l'affitto per 12 mesi. Se non accetti ti denuncerò alla guardia di finanza o all'Agenzia delle entrate per evasione fiscale"».
La donna, per tutta risposta, qualche giorno dopo andò nel commissariato di polizia di Lanciano denunciando i due per tentata estorsione e minacce.
«Alla polizia», riprende Desiderio, «la mia cliente ha mostrato i messaggi che, è stato accertato, provengono dal cellulare dell'uomo e i biglietti ricevuti con le minacce di denuncia».
A giudicare la coppia, difesa dall'avvocato Melania Melizzi, ora sarà il giudice nel processo che inizierà il 20 novembre.
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