Toghe d’oro, a premiarle c’è Alpa

3 Maggio 2014

Il presidente del consiglio nazionale forense a Chieti per gli avvocati con più di 40 anni di professione

CHIETI. «Bisogna avere fede nel diritto». L’invito rivolto da Guido Alpa alle giovani generazioni di avvocati, una professione difficile e complessa. Il presidente del consiglio nazionale forense, ordinario di diritto civile alla Sapienza di Roma e recentemente nominato nel Cda di Fimeccanica, ieri ha presenziato la cerimonia di consegna delle toghe d’oro a 11 avvocati del foro di Chieti, con oltre 40 anni di professione.

La «toga eccellente», ieri era l’ospite d’onore insieme a Lucio De Paggio «quello che gestisce i nostri soldi», ha commentato scherzosamente il presidente dell’ordine degli avvocati di Chieti Pierluigi Tenaglia, nel presentare il consigliere tesoriere nazionale forense. Una cerimonia sobria e in un clima molto familiare nello splendido scenario del teatro Marrucino.

«Per ognuno di voi avrei un pensiero speciale», dice Tenaglia rivolto alle neo toghe d’oro «ma mi rivolgo a uno per tutti voi all’avvocato Camillo Tatozzi, presidente per tanti anni del consiglio forense. Siamo tutti tuoi allievi, a noi ha dato preziosi insegnamenti con il tuo lavoro e ricordo quando sei stati tu a dare la toga d’oro a papà (Domenico Tenaglia ndr). Caro Lello, a te e a tutti voi tanti auguri».

Tenaglia ha poi letto la lettera augurale del sottosegretario alle Finanze Giovanni Legnini, anche lui avvocato, che non ha potuto essere presentate perché impegnato in una importante riunione col ministro Pier Carlo Padoan. Dopo il saluto del sindaco Umberto Di Primio, nella sua doppia veste istituzionale e di avvocato e di Criastiano Sicari anche lui nel doppio ruolo di avvocati e padrone di casa, come rappresentante delle deputazione del Marrucino, hanno preso la parola il presidente del tribunale Geremia Spiniello e il procuratore capo Pietro Mennini. «L’attività di avvocato più che una professione rappresenta un modo di essere, uno stile di vita. Dove esercita l’avvocato esiste la libertà della legalità», ha detto il magistrato, sottolineando come gli avvocati nell’essere garanti della legalità contribuiscano al raggiungimento del bene comune.

La cerimonia poi ha proseguito con la parte più importante la consegna delle toghe d’oro agli 11 avvocati. Il riconoscimento consisteva in una targa personalizzata per ogni premiato e in una spilla, realizzata dalla gioielleria Rossi di via Pollione, che ha riprodotto il logo originale dell’avvocato Collegium advocatorum. I premiati sono stati Bellarmino Cianci, Stefano De Luca, Piergiorgio De Medio, Antonio Di Biase, Luciano Di Tizio, Maria Gabriella Iovino, Marcello Lupo, Maria Teresa Nunziato, Luigi Orsini, Camillo Tatozzi. «Fui il promotore di questa iniziativa», ricorda Tatozzi, «ritenendo che si dovesse dare un riconoscimento a quegli avvocati che si erano distinti per oltre 40 anni, come consiglio dell’ordine di allora, noi proseguimmo una tradizione dettata da un altro presidente Paolo Quinzio, dove il riconoscimento pubblico della professione fosse il completamento di una vita dedicata all’avvocatura».
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