il bimbo di 3 anni

Tragedia a San Salvo: «Alessandro non è morto per la caduta»

L’autopsia esclude traumi letali ma non chiarisce le cause del decesso improvviso del bimbo: era malato? Oggi l’addio

SAN SALVO. Una patologia congenita mai diagnosticata. Potrebbe essere questa la causa della morte di Alessandro, il bambino di tre anni trovato dal papà privo di vita, martedì scorso, nella sua cameretta. L’autopsia esclude la morte violenta: il piccolo non ha subito alcun trauma letale. Escluso anche il decesso per soffocamento: i polmoni del bambino erano rosa e puliti. Il medico legale Pietro Falco ha eseguito, nel corso dell’autopsia, il prelievo di organi e tessuti del bambino. Sui prelievi saranno compiuti esami istologici. Il perito parla di morte infantile improvvisa. Le indagini, intanto, vanno avanti. Gli investigatori ascolteranno ancora il papà, A.C., e anche il pediatra per capire se la piccola vittima soffrisse di qualche particolare patologia che è risultata fatale o di qualche allergia. Il corpo di Alessandro è stato riconsegnato al padre. Subito dopo la perizia è stata allestita la camera ardente nell’obitorio dell’ospedale San Pio e oggi pomeriggio, a San Salvo, si tengono i funerali del piccolo Alessandro.

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Le esequie saranno celebrate alle 16 nella chiesa di San Giuseppe. Ai funerali di Alessandro non sarà presente la madre. La donna, di origine nordafricana, non è tornata in Italia. A.C. piange da solo il figlio. Piange per quella creatura andata via all’improvviso e troppo presto, senza permettergli neppure un ultimo saluto. E piange perché non sopporta l’idea che qualcuno possa averlo pensato capace di far del male al figlio. L’autopsia, di fatto, lo solleva da ogni responsabilità. «Non avevo dubbi in proposito», dichiara il difensore, l’avvocato Giovanni Cerella, «a differenza della madre, lui è sempre stato molto vicino ai figli (oltre ad Alessandro A.C. ha due gemelle di un anno e mezzo, ndc), accudendoli con grande affetto. Qualcuno ha detto che avrebbe dovuto chiamare il medico quando il bambino è caduto dalle scale. La perizia ha escluso qualsiasi correlazione fra la caduta e la morte», sottolinea il difensore. «Saranno esami più approfonditi a spiegare perché Alessandro è morto. Quello che è certo è che il suo papà non c’entra ed è disperato per la grave perdita», afferma Cerella. I lividi che il piccolo aveva sul corpo sono stati accuratamente controllati e definiti contusioni da caduta che non sono riconducibili all’arresto cardiaco. I vicini di casa si stringono ad A.C. Anche Cupello, il paese d’origine del meccanico, difende l’uomo. «È sempre stato una persona attaccata ai figli. È rimasto solo e ha continuato a pensare a loro da solo. La morte di Alessandro è una tragedia. Siamo tutti vicini a lui», dicono amici e conoscenti.

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