Tragedia sulla statale Adriatica, si schianta con l’auto che va a fuoco: 26enne muore tra le fiamme

Luca Regoli stava tornando a Termoli, la sua cittadina, dopo avere trascorso la serata con gli amici a San Salvo Marina. Il giovane è finito in un canalone con il suo veicolo e si è schiantato contro un manufatto in cemento, poi le fiamme lo hanno imprigionato
MONTENERO DI BISACCIA. Tragedia sulla Statale Adriatica. A poche centinaia di metri dal confine fra Abruzzo e Molise, ha perso la vita un giovane automobilista di 26 anni, Luca Regoli. Stava tornando a casa dopo aver trascorso la serata con amici a San Salvo Marina. Ha percorso pochi chilometri di quella strada che conosceva benissimo e aveva fatto tantissime volte. All'altezza del centro commerciale Costa Verde ha perso il controllo dell'auto. La vettura è scivolata per diversi metri prima di finire in un canalone e schiantarsi contro un manufatto in cemento. L'auto, una utilitaria, dopo l'impatto violentissimo, ha preso fuoco. Luca Regoli, giovane guardia giurata di Termoli, non è riuscito a mettersi in salvo. È morto carbonizzato. La tragedia è avvenuta poco dopo le 2 di ieri notte. Sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 Molise e i vigili del fuoco di Termoli ma per il ventiseienne non c'era più niente da fare. La salma è stata composta nell'obitorio di Termoli. Non ci sarà autopsia. La Procura di Larino ha disposto la restituzione dei resti ai familiari.c«Un fatale destino», scrivono i genitori e la sorella nel necrologio, «ha tolto la sua giovane vita alla famiglia». Il paese d'origine di Luca, ma anche i tanti amici che aveva a San Salvo, sono sotto shock.
L’impatto è stato violento e l'auto si è trasformata in una trappola mortale per il giovane ex calciatore della Polisportiva San Pietro. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto allertati dal sistema Sos che il giovane aveva nell'auto, per Luca non c’era già più nulla da fare. Il corpo del giovane è stato ritrovato carbonizzato.
Luca Regoli era un ragazzo con la testa sulle spalle. Era contento del suo lavoro e pronto ad intervenire in caso di bisogno. Anche per questo l'incidente sul quale indagano i carabinieri, appare un mistero. A detta di chi lo conosceva, Luca non era un conducente spericolato. Molti non escludono che possa essere stato colto da un malore che gli ha impedito di governare l'auto ed evitare l'impatto fatale. Il 26enne era molto amato da amici e colleghi. Ieri a San Salvo Marina in tanti commentavano la sua morte con commozione. Un ondata di abbracci virtuali e messaggi di cordoglio ha raggiunto i familiari attraverso i social anche se Luca, persona molto riservata, non frequentava molto i social. Distrutti dal dolore e increduli i suoi ex compagni di gioco. «Ha indossato con orgoglio la nostra maglia», ha scritto la Polisportiva San Pietro, «portando in campo passione, determinazione e rispetto». Tantissimi coloro che hanno voluto lasciare un messaggi. Per Termoli il 2 giugno, si è trasformato in una giornata di lutto. Oggi la famiglia deciderà la data delle esequie.
©RIPRODUZIONE RISERVATA