Trenta forbiciate alla moglie dopo la lite

Anziano imprenditore fermato e trasferito in psichiatria, la donna soccorsa dalla figlia

LANCIANO. Ha sferrato alla moglie trenta forbiciate dopo una lite avvenuta in casa. Antonio Bomba, 78 anni, imprenditore di Lanciano, è stato arrestato ieri per tentato omicidio.

L'AGGRESSIONE.
L'episodio è avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle 17,30. La coppia di anziani coniugi abita in una palazzina in viale Cappuccini. Prima la lite e poi Bomba che afferra le forbici e colpisce trenta volte la moglie, O.C., 72 anni. A squarciare il silenzio di un tranquillo pomeriggio agostano sono state le urla e le invocazioni di aiuto della donna. È stata lei ad attirare l'attenzione di una vicina di casa, che ha avvertito una delle figlie dei coniugi. Arrivata nell'abitazione dei genitori, la donna ha trovato la madre stesa a terra in una pozza di sangue e il padre in piedi accanto a lei, in vestaglia, come inebetito.

I SOCCORSI.
Moglie e marito sono stati entrambi trasportati, da un'ambulanza del 118, nel pronto soccorso dell'ospedale Renzetti. Lei, con numerose ferite da taglio in diverse parti del corpo, è stata ricoverata in prognosi riservata. Dalle prime cure ricevute dai sanitari del Renzetti, la vittima comunque non è in pericolo di vita. Anche l'anziano coniuge, in stato di shock, ha avuto bisogno di cure mediche. Sembra che da tempo soffrisse di disturbi psichici. In serata la magistratura ne ha disposto l'arresto per tentato omicidio. Bomba è stato inoltre ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Lanciano.

LE REAZIONI.
Ai Cappuccini, zona residenziale e quartiere più popoloso della città, quasi nessuno si è accorto di quello che stava accadendo nella palazzina tra la farmacia comunale e la scuola guida. I coniugi Bomba vivevano lì da sempre: il marito si vedeva spesso a portare a passeggio il cane. Nel quartiere erano conosciuti come una coppia distinta. Non avevano problemi economici: lui, malgrado l'età, si recava ancora a lavoro. «Avevano da poco festeggiato il battesimo del nipotino», racconta una vicina, «la signora era contenta». Il sangue fuori dal portone d'ingresso racconta di una tragedia non annunciata.

LE INDAGINI.
Sul caso indagano i carabinieri, coordinati dal capitano Geremia Lugibello. Fino a tarda serata i militari sono stati impegnati ad eseguire i rilievi e a raccogliere le testimonianze tra parenti e conoscenti della coppia, per ricostruire il rapporto tra i coniugi e gli ultimi momenti, quelli che sono sfociati nella lite e nel ferimento della donna. Resta sconosciuto, al momento, il movente dell'aggressione. Sembra che Antonio Bomba fosse da tempo in cura da un medico e assumesse dei farmaci per i suoi disturbi. Dopo l'aggressione l'anziano imprenditore è stato trovato in casa in uno stato di shock, accanto alla moglie, come se non si rendesse conto di quello che aveva appena fatto. In serata l'arresto per tentato omicidio e il ricovero in Psichiatria. Saranno le indagini a chiarire la vicenda.
(ha collaborato Daria De Laurentiis)

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