Trovata dopo 24 ore a testa in giù: sta bene

Vasto. Graziella Menna, 85 anni, in ospedale: è stata un giorno in un fossato. I figli: grazie ai soccorritori
VASTO. Liliana Grazia Menna, 85 anni, l'anziana che per 24 ore ha tenuto in apprensione un'intera città, sta bene. La donna, conosciuta come Graziella, per motivi di sicurezza è stata trattenuta all'Ubi, Unità di osservazione intensiva breve dell'ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto per un approfondimento diagnostico, ma i primi accertamenti hanno tranquillizzato la famiglia. A confermarlo è il figlio, Marco Di Pietro. «Quello che ci è successo non lo auguro neppure al peggior nemico», ha dichiarato il figlio di Graziella. «Sono state ore d'inferno. Fortunatamente mia madre ha una tempra d'acciaio. È caduta in un fosso ed è rimasta a testa in giù per oltre 20 ore, ma i primi accertamenti sono tutti negativi».
La pensionata è salva grazie alla sinergia delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, ma anche di tanti volontari e cittadini che hanno deciso di partecipare volontariamente alle ricerche. Un prezioso contributo è stato dato anche da Elody, una cagnolina di Armando Rucci, istruttore nazionale della White Wolf , scuola cinofila affiliata alla Fuisal. «La nostra piccola “peste”», ha scritto Rucci, «ha fatto un ottimo lavoro». Elodie ha indugiato a lungo nel punto in cui poi l'85enne è stata trovata da due agenti della polizia locale. Lo stesso punto indicato dai droni dei vigili del fuoco del nucleo Sapr, nucleo specializzato che utilizza sistemi aeromobili e pilotaggio da remoto nell'attività di soccorso del corpo dei pompieri. Graziella è ora assistita dai medici dell'ospedale San Pio e dai figli ed è serena. La donna era uscita per comprare una torta per il suo compleanno. Poi la scelta sbagliata di un autobus sul quale è salita, ha rischiato di essere per lei letale. Fortunatamente la donna non ha mai spento il telefono cellulare. Grazie all'aggancio della cella telefonica i soccorritori sono riusciti a ritrovare il suo cellulare. La pensionata era a 300 metri dal telefonino anche se non era visibile essendo caduta in un fossato a testa in giù. Motivo questo che le ha impedito di rialzarsi. I figli della donna, Marco e Anna Lisa, hanno ringraziato i soccorritori e quanti che si sono uniti nelle ricerche della madre. (p.c.)
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