PROVINCIA CHIETI

Truck per esami medici nelle aree interne. Ma è polemica

La casa della salute mobile è a Palmoli dal 15 a 19 gennaio. La settimana successiva raggiunge Carunchio, Liscia, Gissi e Guilmi. Ma il sindaco di Pescocostanzo chiede più medici

CHIETI. La casa della salute mobile del progetto "Abruzzo in salute" è a Palmoli, in piazza Bernini, dal 15 a 19 gennaio prossimi, per erogare una serie di prestazioni gratuite a bordo di un truck attrezzato per svolgere attività sanitaria: le prestazioni offerte sono mammografie, pap e Hpv test, test per tumore del colon retto, controllo dei nei, elettrocardiogramma e spirometria. Il servizio ad accesso libero, senza prescrizione e prenotazione, e che non prevede il pagamento del ticket, è a disposizione dei cittadini residenti in paese e nei comuni di Dogliola e Tufillo dalle ore 9 alle 17.

Nella settimana successiva, da lunedì 22 gennaio, il mezzo raggiunge Carunchio, Liscia, Gissi e Guilmi coinvolgendo i comuni vicini. Per l'intera durata del progetto il truck insisterà in modo particolare nel Sangro-Aventino e nell'Alto Vastese, con l'obiettivo di servire le zone disagiate che in futuro potranno far riferimento alle nuove Case di Comunità.

I cittadini possono presentarsi senza appuntamento portando con sé solo la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento; a prestazione ultimata riceveranno il referto attraverso un Sms sul telefono cellulare personale oppure via mail. 

Ma dalle aree interne della regione si leva la voce del sindaco di Pescocostanzo Roberto Sciullo che chiede più medici per i piccoli centri delle zone colpite dallo spopolamento. "Se dobbiamo stare in queste condizioni, meglio il poliambulatorio mobile che nulla. Lodevole iniziativa, ma io la penso in maniera diversa", dice il sindaco, "strutture ambulatoriali e attrezzature, tra cui un ecografo che abbiamo comprato come Comune, ce l'abbiamo, basta metterci un medico. Se non lo si trova nella provincia dell'Aquila, bisogna pagarlo di più".

Il sindaco, che comunque ricade in una Asl diversa, quella aquilana, riferisce così le sensibilità delle aree interne. "Con il poliambulatorio mobile posso anche fare controlli del colon ma se si sente male qualcuno a mezzanotte e non ho la guardia medica non ho fatto nulla. Qui, nelle aree interne montane, abbiamo bisogno dell'emergenza urgenza, prima di tutto. Dopodiché ben venga il camper", prosegue il primo cittadino, che lamenta "l'assenza della guardia medica a Pescocostanzo, Castel di Sangro e Pescasseroli dal mese di dicembre compreso".

"Se la Asl ci mandasse un professionista a fare visite mediche tutti i giorni a Pescocostanzo, io comprerei tutti i macchinari che servono, come Comune, purché tutti i giorni il servizio funzioni. Alla Asl di Isernia le guardie mediche prendono un terzo in più delle guardie mediche della provincia dell'Aquila. È normale che poi uno se ne va. Il problema della carenza di guardie mediche quindi a mio avviso è quanto prendono nella provincia dell'Aquila. Mi hanno detto che si tratta di problemi contrattuali ma io credo che se alla guardia medica capace offro una valida remunerazione, probabilmente viene", conclude Sciullo.