Ultimatum di Paolini «Chi sta con la giunta voti adesso il Prg»

Il richiamo del sindaco al centrodestra che traballato sotto i colpi di personalismi e divisioni interne

LANCIANO. «Sono rimasti solo sei mesi per raggiungere l'obiettivo del piano regolatore: chi sta con la maggioranza adesso deve dimostrarlo». Se non è un ultimatum quello del sindaco Filippo Paolini (Pdl), poco ci manca. Nelle ultime settimane il centrodestra ha traballato sotto i colpi di personalismi e divisioni interne. Dopo l'ennesima riunione di maggioranza giovedì, ieri, nella riunione dei capigruppo, è stato deciso: il Prg ricomincerà il suo cammino in consiglio comunale la settimana prossima. La seduta è fissata per venerdì 11 in prima convocazione e martedì 15 in seconda.  Ma l'esame delle osservazioni al Prg sarà l'ultimo punto all'ordine del giorno. Arriverà dopo un consiglio-fiume su otto argomenti che il Pd aveva chiesto di dibattere oltre un mese fa. «Non significa nulla che il Prg sia in coda alla seduta», sdrammatizza l'assessore all'urbanistica, Marco Di Domenico (Pdl) (nella foto in alto), «il nutrito gruppo di argomenti proposto dalla minoranza non servirà a bloccarlo. Quello che conta è che sia inserito nell'ordine del giorno: sindaco e maggioranza sono determinati ad esaminarlo, dovesse essere anche dopo ore di discussione».  «Avevamo pensato di convocare due sedute separate o una straordinaria per il piano regolatore», aggiunge il sindaco Paolini, «ma tanto sappiamo che non basterà una sola riunione per smaltire 700 osservazioni. Quindi abbiamo risposto alle richieste del Pd e nel contempo l'iter del Prg riparte. Ma quanta fatica!».  Negli ultimi giorni i confronti nella maggioranza si erano fatti serrati. Lunedì scorso la riunione dei capigruppo si era conclusa con un nulla di fatto per i contrasti nella maggioranza. E' servito un ulteriore faccia a faccia tra i consiglieri di Pdl e Udc, per arrivare alla convocazione del consiglio. Giovedì sera, dei 24 consiglieri solo 16 erano presenti.  Paolini è stato chiaro ed esplicito con i suoi. «Alla fine del mandato manca poco», è stato il ragionamento del primo cittadino, «non sappiamo se il prossimo anno si voterà a marzo o a maggio. Considerato che gli ultimi mesi sono di ordinaria amministrazione, resta solo il 2010 per approvare il Prg, che è l'obiettivo strategico di questa amministrazione».  Il livello delle fibrillazioni per sostituire Paolini sulla poltrona di Palazzo di città è già alto, e il clima diventerà più rovente più in là. Il sindaco lo sa. «Chi non vuole essere della partita sappia che quello che si fa adesso è in prospettiva del prossimo anno», sottolinea Paolini, che è anche coordinatore cittadino del Pdl, «la manovra finanziaria del governo prevede una riduzione dei consiglieri comunali: alle prossime elezioni le liste saranno formate solo da 24 persone. E' chiaro che chi vuole correre per il prossimo anno, deve cominciare a muoversi adesso. Se si condivide il progetto di questa maggioranza, che prosegue anche dopo Filippo Paolini, esso prevede il piano regolatore, che è l'obiettivo della città e di tutti».

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