CHIETI E PROVINCIA

Un gruppo criminale dietro ai maxi furti ai bancomat: quattro arresti /NOMI E VIDEO

Operazione della squadra mobile per i colpi agli sportelli automatici: spariti 600mila euro, in manette tre pescaresi (un imprenditore) e un romano con reddito di cittadinanza

CHIETI. Un gruppo criminale dietro una serie di furti ai bancomat. Sono stati individuati e presi i componenti della banda che ha assaltato gli sportelli a Chieti e provincia utilizzando direttamente le chiavi: in manette sono finiti in quattro, di cui tre rinchiusi in carcere e una ai domiciliari. Sono i pescaresi Osvaldo Mancini, 70 anni, e Paolo De Luca (51) e il romano Marco Adelli (62)  nelle carceri di Isernia, Lanciano e Regina Coeli; ai domiciliari, invece, è finito Antonio Maravalle (60), anche lui residente a Pescara.

Marco Adelli, in particolare, è risultato avere il reddito di cittadinanza e una villetta a Fiumicino con accesso diretto sulla spiaggia: è ritenuto specializzato nelle aperture delle casseforti dei bancomat. Antonio Maravella è titolare di una ditta di San Giovanni Teatino specializzata in vendita e assistenza tecnica di casseforti, bancomat e combinatori elettronici: secondo l'accusa forniva i codici dei combinatori magnetici e delle chiavi di accesso delle banche del cui sistema di sicurezza si occupava.

L'operazione condotta dalla squadra mobile della questura di Chieti ha portato all'arresto del gruppo criminale ritenuto responsabile di nove furti (di cui tre tentati) negli sportelli bancomat dislocati a Chieti, nel Chietino e nelle province di Pescara e Teramo. 

La conferenza stampa della polizia
Il capo della squadra mobile Miriam D’Anastasio: "Una banda specializzata" (video di Gianluca Lettieri)

Tutti i furti registrati dal 25 ottobre del 2019 al 18 giugno scorso sono stati fatti con lo stesso modus operandi, vale a dire con una particolare effrazione e con l'uso di chiavi dedicate all'apertura. La banda ha prelevato un bottino totale di 600mila euro. 

La banda era composta da tre pescaresi ed un romano specialista nell'apertura di casseforti. Il gruppo criminale agiva sotto il coordinamento dei pescaresi, due dei quali pluripregiudicati. Decisivo l'apporto di un insospettabile addetto alla sicurezza dei sistemi delle casseforti che alimentano gli Atm. L'uomo forniva codici, combinatori elettronici e chiavi di accesso ai locali tecnici nonché ogni indicazione per portare a termine le effrazioni. 

L'operazione è stata illustrata in conferenza stampa dal questore Annino Gargano, dal capo della squadra mobile Miriam D’Anastasio con il vice dirigente Nicoletta Giuliante e dall'ispettore Gabriele Miccoli, responsabile della sezione reati contro il patrimonio.