Un treno tra lo Scalo e il Colle

«People Mover»: 130 milioni di opere con fondi privati ed europei

CHIETI. Si chiama Jessica ma non è una donna. Si tratta dell'acronimo di «Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas» (Sostegno europeo congiunto per investimenti sostenibili nelle aree urbane). L'Abruzzo ha presentato un progetto per ogni città capoluogo di provincia e Chieti fa la parte del leone con un piano da 130 milioni di euro.  Il progetto teatino è stato denominato «People Mover» e la sua spina dorsale è un collegamento veloce su rotaia tra Chieti alta e lo Scalo.

Il tracciato della linea dovrebbe partire alle spalle del Tribunale e arrivare, attraverso il vallone della Colonneta e la zona Tricalle, a Madonna delle Piane, non distante dall'ex area Burgo. Il costo dell'infrastuttura si agira intorno ai 40 milioni di euro.  Il resto dei fondi, circa 90 milioni di euro, andrà a implementare tutta una serie di progetti di riqualificazione e sviluppo urbano che ruotano intorno al collegamento ferrovario. Innanzitutto parcheggi di scambio allo scalo, in modo da decongestionare il centro storico con le auto che resterebbero nella parte bassa della città e le persone che arriverebbero al colle grazie alla strada ferrata.

La creazione di un parco nella zona Tricalle, dove saranno anche interrati i cavi dell'alta tensione. Un progetto di social housing, con abitazioni e fitti a basso costo, per sopperire alle necessità abitative delle classi meno agiate. Infine sono previsti tre case dello studente al Colle con un effetto «rivitalizzante» per la vita sociale e culturale del centro storico, la costruzione del parcheggio dell'ospedale e di un albergo.  «È un progetto audace, ma essenziale per Chieti», dichiara il sindaco Umberto Di Primio.

«Apparentemente è un intervento di mobilità e di urbanistica, ma nella sostanza sia la rotaia che le infrastrutture e le opere che verranno create intorno al collegamento permetteranno lo sviluppo e la riqualificazione della città».  «Il prossimo passo», continua il sindaco, «è l'approvazione del Pisu (Piano integrato di sviluppo urbano ndr) che faremo entro i prossimi tre mesi così da entrare nella fase operativa vera e propria. Ma la sfida da vincere sarà quella di trovare anche fondi privati da investire nel progetto».  Jessica è un'iniziativa congiunta della Commissione europea, della Bei (Banca europea degli investimenti) e della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa.

Parte dei fondi vengono presi dalla linea di finanziamento del Por-Fesr, il piano operativo regionale del fondo europeo di sviluppo 2007-2013 che ha come obiettivo l'aumento della competivitità e dell'occupazione. Un'altra quota di risorse invece deve essere apportata dai privati. Nello specifico si auspica il coinvolgimento di banche e istituzioni finanziarie nel progetto teatino e in generale in quelli abruzzesi.  L'occasione per la città di Chieti è molto importante, non solo per l'entità dell'investimento. Dopo il 2013, infatti, i fondi della Comunità Europea per l'Italia andranno scemando, perchè molte risorse saranno dirottate verso progetti dei paesi dell'Est.

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