Vallecena, no anche dalla Provincia

Furci, discarica di rifiuti tossici e nocivi: ordine del giorno bipartisan in consiglio
FURCI. La netta contrarietà all’impianto e la volontà di fare squadra con sindaci e amministratori del territorio. Sono i passaggi più salienti dell’ordine del giorno bipartisan approvato dal consiglio provinciale nella seduta di martedì scorso che ha dato mandato al presidente Enrico Di Giuseppantonio «di esercitare ogni utile azione di vigilanza nel settore dei rifiuti dove, notoriamente, si riscontrano fenomeni ed interessi che collimano con quelli malavitosi».
Si estende a tutto il territorio provinciale la protesta contro la discarica per il trattamento di rifiuti tossici e nocivi che la società Vallecena (che tra i suoi soci annovera il rappresentante di Confindustria Paolo Primavera e l’imprenditore vastese Gianni Petroro) vuole realizzare a Furci in località Cicella. Si tratta di un impianto capace di smaltire 264 codici Cer di rifiuti (per un totale di 25mila tonnellate all’anno) che verranno trattati con il processo della inertizzazione con calce e cemento e poi gettati in discarica. «L’ordine del giorno riconferma una chiara volontà di fare squadra con 22 sindaci ed amministratori del Vastese che hanno sottoscritto un documento unitario contro quest’impianto», spiega il gruppo consiliare Pd in una nota, «e ribadisce la posizione favorevole al mantenimento pubblico del consorzio Civeta di Cupello che dovrà contestualizzare la propria attività, anche ampliando la gamma dei servizi erogati, nell’ambito dell’attuazione della recente legge regionale di riforma del settore approvato ad ottobre del 2013».
La contrarietà all’impianto è estesa a tutto il territorio provinciale così come previsto da un emendamento all’ordine del giorno proposto dai gruppi di maggioranza. «La valorizzazione della raccolta differenziata, la trasformazione del rifiuto riciclato che lo fa diventare una risorsa e non solo un costo anche attraverso la costituzione di apposite filiere produttive, la messa in sinergia dei vari impianti presenti nella nostra Regione unitamente ad un attenta vigilanza sono presupposti da perseguire a dispetto di chi, fortunatamente pochi numericamente ma potenti economicamente, intendono solo lucrare interessi ad ogni costo nel gestire e governare questo delicato settore».
Il progetto della società Vallecena è stato al centro in questi mesi di diverse assemblee pubbliche, l’ultima della quale organizzata a Cupello lo scorso aprile dal capogruppo provinciale Pd, Camillo D’Amico. (a.b.)
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