Vasto, gli albergatori al Comune "La tassa di soggiorno parta dal 2013"

Gli operatori chiedono un rinvio dell'imposta. I dati 2011: meno arrivi con più presenze

VASTO. Diminuiscono gli arrivi, ma aumentano le presenze con una permanenza media dei vacanzieri che passa da 3,7 a 4 giorni negli alberghi e da 17 a 18 giorni nelle strutture extra-alberghiere, cioè campeggi e Bed & breakfast. I punti critici sono il basso grado di occupazione delle strutture ricettive, lo scarso orientamento al marketing, la difficile collaborazione tra pubblico e privato e i ridotti strumenti di pianificazione strategica, mentre l'introduzione della tassa di soggiorno che gli operatori vorrebbero a costi contenuti (non più di 60 centesimi a notte), e a partire dal 2013, viene considerata una risorsa dagli amministratori.

L'analisi della stagione balneare 2011, funestata dai divieti di balneazione per gli sc arichi fognari, a Ferragosto, è stata al centro del sesto Forum sul Turismo organizzato dal Comune nella pinacoteca di Palazzo D'Avalos. Sotto la lente d'ingrandimento degli esperti - Gianlorenzo Molino e Fabrizio Lucci - i dati sui flussi che, a conti fatti, dimostrano «una sostanziale tenuta del turismo vastese» e le potenzialità di un comprensorio che, se ben valorizzato, potrebbe puntare anche sugli altri turismi: naturalistico, enogastronomico, congressuale, del divertimento e delle seconde case.

I dati parlano di un incremento del 30% per la riserva naturale di Punta Aderci e di un boom di visitatori nel parco Aqualand dell'Incoronata che, anche grazie ai divieti di balneazione comparsi sul litorale, ha registrato 99.520 presenze, con un incremento del 18,6% rispetto al 2010. In crescita anche il turismo culturale.

L'incontro si è aperto con i risultati della stagione estiva 2011, di cui si continua ad avere un ricordo negativo.

La tendenza mostra una flessione del 5,6 per cento degli arrivi rispetto all'anno precedente, ma un incremento del 3,4% delle presenze, che nel 2011 hanno sfiorato quota 350mila, con una crescita che continua a essere trascinata dalle strutture extra-alberghiere (campeggi, bed & breakfast).

Dopo l'analisi dei flussi, la discussione. Non potevano mancare i temi caldi dell'estate: il problema degli scarichi fognari, l'offerta di eventi, la tassa di soggiorno, la cui introduzione, dopo le iniziali prese di posizione contrarie degli albergatori e dei consorzi, si sta profilando come una imposta inevitabile, da utilizzare per finanziare interventi e iniziative che valorizzino tutto il movimento turistico.

«Abbiamo chiesto che la tassa di soggiorno slitti al 2013», dice Simone Lembo di Assoturismo-Confesercenti, «in caso contrario, Vasto sarebbe l'unico comune abruzzese ad istituirla».

Parla di incontro deludente l'ex assessore Francesco Paolo D'Adamo, secondo il quale «si sentono ripetere sempre le stesse cose, mentre si dovrebbe cominciare a programmare la prossima stagione estiva».

Per Ivo Menna, animatore della lista civica La Nuova terra, il Forum è stato solo «una ricognizione dei mali che affliggono il settore», che ha registrato l'assenza dei consiglieri regionali del territorio e dell'assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio.

«Queste assenze la dicono lunga su come costoro rappresentano gli interessi di Vasto e su come i vertici regionali considerano questa parte di territorio costiero», accusa Menna, «gli scarichi fognari e Fosso Marino non sono un problema solo di questa amministrazione comunale, ma di tutta la classe politica. Ci vuole un nuovo modello di economia, ma non mi sembra di avere ascoltato interventi che vanno in questa direzione. Un turismo culturale e ambientale sono le richieste di una nuova civiltà del turismo vastese».

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