Vasto, lesioni in quaranta alloggi, il prefetto invia un tecnico

Verifiche sulla staticità di alcune palazzine che hanno profonde crepe sui muri Rullo (Ufficio servizi): situazione grave, bisogna intervenire con urgenza

VASTO. La diagnosi sarà fatta oggi da un perito dello studio di ingegneria Bona di Lanciano. Sarà un esperto nominato dall’Ater a stabilire il grado di criticità e fatiscenza dei fabbricati di Punta Penna decidendo la cura migliore e soprattutto più rapida per evitare il cedimento delle strutture. La decisione è stata presa dopo il summit tenuto sabato in prefettura. A chiedere l’intervento del prefetto, Fulvio Rocco De Marinis, è stato il sindaco Luciano Lapenna. «Quando dopo l’ultimo sopralluogo Lapenna si è reso conto di quanto fossero pericolose ormai le palazzine, ha subito informato il prefetto», racconta il dirigente dell’Ufficio servizi del Comune, Ignazio Rullo.

Le ultime crepe comparse sui muri delle palazzine contrassegnate dai numeri civici 14 e 15, scale A, B e C, lato ovest, hanno fatto pensare al peggio. Per qualche ora si è temuta l’evacuazione. Quaranta famiglie hanno immaginato di dover lasciare le loro case a Natale. Fortunatamente non sarà così. «La situazione, tuttavia, è grave e quindi il prefetto ha ordinato di affrontarla con la massima urgenza», afferma Rullo.

I sondaggi cominciano questa mattina. Le prove del calcolo statico saranno eseguite sulle strutture portanti dei fabbricati di fronte al faro del porto. Al termine del monitoraggio si deciderà il da farsi. Alcuni alloggi sono in affitto, altri sono stati acquistati dai privati. Questi ultimi dovranno contribuire alle spese. Non sarà semplice. La crisi ha dissestato anche i bilanci familiari.

«L’intervento di ristrutturazione si presenta piuttosto importante. In diversi punti si sono verificate delle implosioni e il ferro che arma le strutture sembra carbonizzato», spiega Rullo. Il villaggio venne realizzato negli anni 70. «Era un gioiello, grazioso e pulito. Poi è iniziato il degrado e ora non riusciamo più a dormire la notte per paura di veder crollare il soffitto», racconta un’anziana inquilina. Ad aggravare la situazione ci sono vistose infiltrazioni di acqua che attraversano le pareti e si depositano sotto gli infissi. «Non sarebbe stato meglio assicurare una manutenzione più puntuale dei fabbricati?», domandano i residenti.

Dopo la perizia odierna verrà fatto anche un preventivo. Non è escluso che venga chiesto un aiuto alla Regione.

Paola Calvano

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