Vasto, principio d’incendio nella discarica abusiva

Fiamme in contrada Zimarino. Incendio domato grazie al provvidenziale arrivo di un agricoltore

VASTO. Pochi secondi di ritardo e contrada Zimarino sarebbe diventata un inferno di fuoco. Il provvidenziale arrivo di un agricoltore ha scongiurato, sabato sera, un disastro ambientale nel vallone sottostante il cavalcavia dell’A14.

È caccia all’uomo che dopo aver gettato altro materiale infiammabile accanto ai fusti contenenti sostanze combustibili ha cercato di incendiare i rifiuti tossici. E ora Paolo Leonzio, il referente regionale della Fee, la federazione ambientalista che assegna le Bandiere blu, è infuriato. Il dirigente ha preso carta e penna e ha inviato un messaggio urgente all’autorità prefettizia chiedendo l’intervento immediato del prefetto, Fulvio Rocco De Marinis. «È in pericolo la pubblica incolumità», afferma Leonzio. «Dall’ultima segnalazione fatta il 18 ottobre, la discarica di Zimarino è cresciuta moltissimo. I volontari della Fee e alcuni cacciatori hanno fotografato accanto alle lastre di eternit e a una montagna di pattume di varia natura, la presenza nel vallone di un fusto di circa 2 quintali e di altri due contenitori più piccoli contenenti sostanze altamente infiammabili. Basta pochissimo per provocare un rogo che rischia di mettere in pericolo anche la vita degli automobilisti che transitano sull’A14. Voglio ricordare che la scorsa estate il fumo di un incendio che aveva invaso l’autostrada è costato la vita ad un agente della polizia autostradale di Vasto che cercava di regolare il traffico»,si rammarica Leonzio.

« Sono perplesso per il ritardo delle operazioni di bonifica e preoccupato perché la montagna di materiale pericoloso è a poca distanza dalla riserva naturale del Bosco di Don Venanzio di Pollutri. Non c’è più un minuto da perdere. Perché aspettare che accada una sciagura?», chiede il responsabile della Fee. (p.c.)

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