Verde e tombini, scalo nell'incuria

Protesta nella zona della Colonnetta, nel mirino anche le soste selvagge

CHIETI. La pavimentazione all'incrocio tra via Sacaraviglia e via Ortona già cola a picco.  Non hanno retto a lungo gli interventi di riqualificazione urbana.  «Le betonelle affondano nel terreno, formando vistosi avallamenti», dice uno dei residenti della zona, Roberto Di Monte.  «Purtroppo la qualità dei lavori effettuati non è delle migliori», continua, «lascia a desiderare anche la cura delle aiuole». 

Le aiuole sono lasciate nell'abbandono e per lo più sguarnite e, dove l'erba c'è, regna l'incuria.  L'incrocio di via Vasto, poi, è troppo davvero troppo stretto.  Spesso le auto finiscono nelle aiuole laterali, e le stesse aree, realizzate dal lato opposto, all'incrocio con via della Colonnetta, sono diventate luogo abitudinario di sosta mezzi.  «Le poche aiuole che vedete coltivate sono il risultato di un'iniziativa privata di alcuni residenti e commercianti della strada», osserva Attilio Camillotti, negoziante della zona. 

Di Monte, attraverso il portale internet Chietiscalo.it, aveva proposto all'amministrazione comunale di coordinare e organizzare l'intervento dei cittadini nel decoro dell'ambiente urbano.  «Indirizzare nella coltura di una stessa tipologia floreale, piuttosto che su piante simili», dice, «aiuterebbe a valorizzare lo sforzo dei residenti. Altrove si fa, qui tutto è lasciato al caso».  I problemi non finiscono certamente qui. 

Tornano a essere criticate le scelte arboree della passata amministrazione comunale.  «Ci siamo battuti tanto per far togliere i tigli», continua Camillotti, «e ci hanno messo gli aceri, piante da bosco che, quando crescono, servono ai ladri per entrare nelle nostre case e con le foglie coprono i pali dell'illuminazione, già poco efficienti». 

Superata via Ortona si arriva in via Caduti sul Lavoro.  «I tombini sono perennemente sporchi e quando piove la strada puntualmente si allaga», osserva Roberto Di Monte.  Sono stati, comunque, annunciati lavori pubblici di adeguamento dei sottoservizi.  «I marciapiedi andrebbero allargati», continua Annamaria Di Biase, anche lei abitante della zona, «quando piove non è possibile neanche aprire l'ombrello per proteggersi, a meno che non si scelga di camminare sulla strada e rinunciare al marciapiedi.

Con tutti i rischi che ne conseguono».  In tutta la zona intorno al mercato del sabato fioccano lamentele sulla sosta selvaggia.  E' radicata l'abitudine degli automobilisti di parcheggiare le proprie auto in divieto di sosta.  Molte macchine vengono posteggiate persino sui marciapiedi in via della Colonnetta e questo naturalmente a scapito della sicurezza dei pedoni, che quasi sempre sono costretti a scendere sulla corsia che si sa è molto trafficata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA