Via dei Frentani infiltrazioni d’acqua e suolo sconnesso

20 Novembre 2012

Il rifacimento della strada nel piano delle priorità del 2013 con nuova rete idrica, fognature e sampietrini

LANCIANO. È stato inserito tra le priorità del prossimo anno il rifacimento di via Dei Frentani, la strada che collega il cuore della città con il quartiere storico di Lancianovecchia. L’arteria è molto malmessa e pericolosa a causa delle continue infiltrazioni di acqua nel sottosuolo che hanno messo in pericolo anche uno dei monumenti più antichi della città, la chiesa di San Biagio. Non aiuta neanche il passaggio quotidiano di auto e perfino mezzi pesanti.

Il progetto preliminare del restyling di via dei Frentani è già pronto e deve essere approvato in giunta prima di essere inserito nel piano delle opere pubbliche. Si procederà per lotti visto che l’importo dei lavori è pari a 800 mila euro. La cifra non è stata ancora trovata nelle casse comunali, ma si sta pensando di redigere un bando pubblico-privato approfittando anche della vendita di alcuni immobili.

Il primo lotto, da avviare molto probabilmente già dal prossimo anno, riguarderà il rifacimento del manto stradale, mentre il secondo interesserà i cosiddetti sottoservizi ovvero rete fognaria, rete idrica e raccolta delle acque piovane. «Abbiamo inviato una richiesta di intervento anche alla Sasi», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Antonio Di Naccio, «le perdite di acqua sono copiose e stanno mettendo in serio rischio sia la strada e sia la chiesa di San Biagio».

Il sottosuolo di via dei Frentani, inoltre, non aiuta essendo molto fragile e costituito in larga parte da sabbia. Nel tempo il fondo stradale si è sconnesso e ci sono continui dislivelli che risultano ogni giorno più pericolosi sia per le auto in transito, visto che la zona non è traffico limitato, e sia per i pedoni che non possono contare su un “corridoio” preferenziale. Nel nuovo disegno di via dei Frentani non si escluderanno i sampietrini in porfido pur essendo questi molto allentati, pericolanti, deformati o addirittura mancanti.

«Secondo noi», prosegue Di Naccio, «risulterebbe di gran lunga molto più costoso eliminare tutti i sampietrini piuttosto che recuperarli. Si tratta di un materiale molto resistente, che ben si presta al contesto visivo del centro storico. L’unico accorgimento è incastonarli bene e prevedere un solido fondo stradale che non poggi solo sulla sabbia». L’intenzione è anche quella di inserire delle fasce in pietra per creare dei cromatismi e dei motivi ricorrenti sul manto stradale. «La rivitalizzazione del centro storico», conclude Di Naccio, «parte anche dai servizi e dalla riqualificazione di strade e vicoli».

Daria De Laurentiis

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