La Via Verde in una tratto completato

PROVINCIA CHIETI

Via Verde da completare, ecco le varianti di Vasto e Casalbordino

La Provincia di Chieti presenta il piano della pista ciclabile con la richiesta di finanziamento alla Regione per aggirare la zona industriale da Punta Aderci e l'erosione a Lago Dragoni di Torino di Sangro

CHIETI. Un percorso alternativo della Via Verde per bypassare la zona industriale di Vasto e  superare il "nodo" di lago Dragoni a Torino di Sangro. E' il progetto presentato dalla Provincia di Chieti alla Regione Abruzzo accompagnato dalla richiesta di ulteriori fondi per il completamento della pista ciclabile lungo la costa dei Trabocchi e che, secondo il piano iniziale, sarebbe dovuta essere terminata prima dell'estate scorsa. Progetto e lavori si sono fermati davanti a questi due ostacoli che ora la Provincia ha deciso di affrontare e risolvere in via definitiva. Ad annunciare il progetto è il (nuovo) presidente della Provincia - ente di riferimento per gli appalti sulla Via Verde - Francesco Menna, che è anche sindaco di Vasto.

"Di comune accordo e in piena condivisione con gli uffici tecnici della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo abbiamo trasmesso la richiesta di ulteriori fondi per il completamento della Via Verde che comprende anche l’intervento in variante del tratto di Vasto che bypassa la zona industriale", spiega in una nota ringraziando angli uffici tecnici del Comune di Vasto . Secondo Menna  il nuovo percorso "assicurerà sicurezza e fruibilità ai cicloturisti e non interferirà minimamente con la zona industriale interessata quotidianamente dal transito di mezzi pesanti".

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Per Menna si tratta della migliore soluzione possibile. Qual è? Il nuovo tracciato parte dall'uscita della Riserva di Punta Aderci per raggiungere poi l'attuale stazione ferroviaria del Porto di Vasto, per proseguire lungo un tracciato che verrà realizzato su aree di proprietà delle Ferrovie dello Stato che fiancheggiano la Statale, per ricongiungersi infine all'attuale tracciato già realizzato. Così come si parla di "variante di Casalbordino" per aggirare la problematica relativa all'erosione di lago Dragoni a Torino di Sangro.

"Ringrazio tutti gli uffici tecnici e gli assessore regionali Nicola Campitelli e Daniele D'Amario", aggiunge, "per l'attenzione riservata a questa importante infrastruttura che diventerà il grande attrattore turistico, culturale, sociale e gastronomico della nostra Regione".

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