l’altra protesta

Villa Martelli e il deposito bus «Qui non si respira più»

LANCIANO. Forte delle analisi fatte fare dall’associazione Nuovo Senso Civico sulla qualità dell’aria nella zona tra Lanciano e Treglio, considerata con un’altissima percentuale di veleni, riprende...

LANCIANO. Forte delle analisi fatte fare dall’associazione Nuovo Senso Civico sulla qualità dell’aria nella zona tra Lanciano e Treglio, considerata con un’altissima percentuale di veleni, riprende a protestare contro il Comune il comitato di quartiere Villa Martelli-Via per Treglio che da anni sostiene che l’aria, nella zona, è inquinata.

Dal 1994 alcuni residenti lottano perché sostengono di subire danni acustici e ambientali dovuti alla presenza di un deposito di autobus in via per Treglio. Sostengono di respirare tutti i giorni i gas di scarico dei pullman, sono infastiditi dai rumori dei motori. Una lotta iniziata con richieste bonarie, continuata con lettere e petizioni inviate al Comune, con una segnalazione in Procura nel 2010, alcuni tavoli tecnici due anni fa e infine in una denuncia-querela nel luglio scorso. «L’inchiesta nata dall’esposto sul disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone non è stata archiviata», dicono i membri del comitato, «così come resta irrisolta la questione delle barriere fonometriche che dovevano essere montate dalla ditta per ridurre i rumori che, come rilevati dalla stessa società di autolinee, superano i limiti di legge nell’accensione e partenza dei bus, nel lavaggio e nel rifornimento dei mezzi. Non è stato neanche spostato il distributore di gasolio che è a meno di 5 metri dalle case che purtroppo sono pure deprezzate. Ci interessa ora rilevare l’elevato inquinamento dell’aria, evidenziato dalle analisi fatte fare da Nuovo Senso Civico, che confermano quanto noi sosteniamo: l’aria qui è irrespirabile».

Nuovo Senso Civico nei giorni scorsi ha diffuso l’esito di analisi di alcuni pollini presenti sulle conifere tra Lanciano e Treglio eseguite da un laboratorio privato laziale per verificare la qualità dell’aria della zona. «I risultati parlano di un’altissima percentuale di veleni come furani, benzene e di un diserbante», dice un rappresentante del comitato, «che si trovano anche nella nafta, nelle officine meccaniche come quella che c’è nella nostra zona. Dati opposti a quelli dell’Arta di cui non ci fidiamo perché ha effettuato rilievi in periodi non adatti, ad esempio a fine giugno, quando l’attività è minore. Aspettiamo l’esito dei nuovi rilievi dell’Arta. Se queste confermano l’inquinamento causato anche da questa autostazione, chiediamo che l’impianto venga spostato. D’altronde nel 1994 il Comune autorizzò lo spostamento della ditta da via Del Mare a villa Martelli perché era un’attività insalubre. Lo è ancora».

Teresa Di Rocco

©RIPRODUZIONE RISERVATA