Violenza sulle donne in aumento le richieste d’aiuto

San Salvo, nuovo caso segnalato al servizio di sostegno una moglie 5 giorni fa aveva denunciato il marito
SAN SALVO. L’ultima richiesta d’aiuto è arrivata qualche giorno fa. La violenza sulle donne è purtroppo un fenomeno in aumento, ma grazie all’azione di contrasto delle forze dell'ordine il muro di paura comincia a sgretolarsi. Sono decine le donne che da inizio anno hanno rivelato di essere vittime di vessazioni fisiche e psicologiche. Proprio come la giovane colombiana che dopo due anni di percosse e minacce di morte, sabato scorso si è affidata al dirigente del commissariato di Vasto, Cesare Ciammaichella, denunciando il marito. Sono sempre di più anche le donne che chiedono aiuto allo sportello antiviolenza Save.
«Nel corso di una riunione avuta due giorni fa è emerso una spaccato inquietante. Le donne maltrattate ci abitano accanto. Le vittime sono molte di più di quanto non si creda ma hanno paura o vergogna», afferma la responsabile dello sportello, Teresa Di Santo. «Le richieste di sostegno sono sensibilmente aumentate negli ultimi 12 mesi. Il dato è preoccupante ma è anche segno del conseguimento del nostro obiettivo: divenire punto di riferimento per far emergere un fenomeno spesso sommerso», affermano le operatrici di Save.
Dignità umane calpestate, creature percosse e perseguitate. Qualcuno ha bisogno di aiuto ma non riesce a chiederlo. C’è chi lancia segnali o chi dopo un Sos ritratta. Il percorso è molto delicato e non è facile trovare una via d'uscita. «Da dicembre 2009 a ieri sono stati risolti felicemente grazie alla collaborazione di forze dell’ordine, magistrati e servizi sociali, 30 casi. La fascia d'età va dai 30 ai 60 anni», dice la coordinatrice dello sportello, Mara Ricciuti, psicologa e psicoterapeuta. Il 40% delle donne che chiede aiuto è di nazionalità italiana, il 60% straniera. «Il 50% dei presunti aguzzini sono ex mariti-conviventi, l’altro 50% sono l’attuale compagno-marito», rivela l’avvocato Silvia Notaro. «La violenza non è solo fisica», specifica il legale. «L’abuso può essere anche economico e psicologico. Il 40 per cento delle donne che chiede aiuto è vittima di stalking», aggiunge la psicologa Manuela Colanzi.
Grazie all’associazione Emily è stata creata una rete d’aiuto che copre tutto il comprensorio. «Una cosa deve essere chiara. Non ci sostituiamo alle forze dell’ordine. Il ruolo delle operatrici è quello di aiutare carabinieri, polizia e giudici a combattere la violenza raccogliendo le richieste d’aiuto», afferma Mara Ricciuti.
Le operatrici di Save insieme al Comune sono riuscite a realizzare in tre anni una fitta rete di “soccorso umano” formata da rappresentanti delle istituzioni, forze dell’ordine, legali e operatori del sociale.
«In molti Paesi manca la cultura del rispetto della donna», dice l'avvocato Notaro. Sono tante le forme di sopruso. «La violenza ha un grande alleato nel pudore. C'è chi subisce perché ha vergogna di farsi vedere mentre entra nel nostro ufficio. Le vittime non si sentono tutelate nel loro diritto alla privacy. Per loro Save ha attivato a livello nazionale un numero verde, l’1522», fa sapere la Notaro. «C’è anche un indirizzo mail: savesansalvo@libero.it. Fra qualche settimana la consulenza sarà estesa anche a Vasto. Le operatrici apriranno lo sportello in uno studio medico per assistere anche fisicamente le vittime.
Paola Calvano
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