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Volevano ricattare anche un vip

Ventrella intercettato in auto mentre parla della nuova vittima da colpire

VASTO. La prossima vittima avrebbe dovuto essere un importante personaggio dello spettacolo. Il possibile ricatto, pianificato nel corso di una conversazione telefonica, è stato intercettato da una microspia nascosta nella Land Rover Discovery di Giuseppe Ventrella.

Questo e altri passaggi inquietanti fanno parte di un faldone di 620 pagine consegnato dalla polizia al sostituto procurato Giancarlo Ciani. Un lungo elenco di reati commessi o programmati che oggi sarà contestato a Giuseppe Ventrella e agli altri quattro presunti componenti l'associazione a delinquere finiti sabato in manette: Petrica Calderas, Ruggero Ventrella, Jari Pellerani, Luigi D'Adamo. Il gruppo è chiamato a rispondere di estorsione, lesioni personali, traffico di stupefacenti, minacce aggravate e sfruttamento della prostituzione.

I difensori rigettano le accuse. «L'ipotesi che gli indagati volessero organizzare un giro di prostituzione è inventato dalla polizia», afferma il difensore di Giuseppe e Ruggero Ventrella, l'avvocato Elisa Pastorelli. «Non mi risulta che gli arrestati abbiano organizzato incendi. Il giro di cambiali frutto di estorsione è tutto da dimostrare. Il ragionamento degli investigatori è senza riscontri oggettivi, né risulta dalle intercettazioni ambientali e telefoniche sulle utenze intestate o in uso al mio cliente».

Altrettanto agguerriti e decisi a dimostrare l'estraneità dei propri assistiti ai reati contestati dalla polizia sono gli avvocati Enzo Chielli, legale dell'ex priore Luigi D'Adamo, Giovanni Cerella e Angela Pennetta. L'interrogatorio in carcere comincerà alle 10. Gli indagati saranno ascoltati dal gip, Caterina Sallusti.

Una particolare attenzione sarà riservata ai rapporti fra Giuseppe Ventrella e Luigi D'Adamo. Quest'ultimo, ex legale rappresentante della confraternita del Santissimo Sacramento, è stato denunciato da alcuni confratelli per avere falsificato le firme degli attuali responsabili dell'associazione e venduto diversi immobili del sodalizio riscuotendo il denaro. «Uno degli appartamenti», rimarca il vice questore Cesare Ciamamichella, «è stato venduto proprio a Ruggero Ventrella, figlio di Giuseppe». Ventrella in questo caso sarebbe stato raggirato. Su questo e altri passaggi sono in corso indagini.

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