Comunicato Stampa: CRV - Presentato a palazzo Ferro Fini il libro “Quando l'amore diventa una truffa affettiva”

Presentato a palazzo Ferro Fini il libro “Quando l'amore diventa una truffa affettiva”, lavoro corale che raccoglie testimonianze di persone coinvolte in rapporti insani, fino alle truffe affettive online
(Arv) Venezia 28 ago. 2025 - Presentato questa mattina a Venezia, nella sala stampa “Oriana Fallaci” di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il libro “Quando l'amore diventa una truffa affettiva” di Laura Baccaro, Leandro Cavaliere, Roberto Cavaliere, Roberta Maggioli, Valeria Mele e Amalia Prunotto, edito da Alpes Italia, che raccoglie le testimonianze di persone inciampate in amori falsi, spesso sconfinati in truffe affettive online, narrati dal momento dell’incontro fino alla comprensione dello sfruttamento.
“Il volume raccoglie storie vere - ha ricordato Valentina Merlini, giornalista e moderatrice dell’incontro - ed è frutto di un lavoro corale e multidisciplinare che vuole essere anche uno strumento d’ausilio per prevenire il fenomeno delle truffe affettive. Ripercorrendo anche alcuni passaggi contenuti nell’introduzione del volume, l’intento degli autori non è quello di dare risposte preconfezionate o la soluzione, ma aiutare le persone a porsi domande in modo critico e con un adeguato esame di realtà. Tutti potranno identificarvisi perché l'amore appartiene a noi tutti, ma non vi sono elementi che potrebbero ricondurre alle storie personali, che sono state accuratamente velate. Nella lettura si incontrano le ferite che questo sentimento traccia quando le relazioni assumono caratteristica di fenomeni di disillusione d'amore”.
“Spesso equivochiamo queste sentimento - ha sottolineato Amalia Prunotto, tra le autrici del libro - perché chiediamo all’amore di salvarci, di colmare vuoti o di riparare le ferite, ma questo non è amore, e non può essere definito come tale nemmeno il cosiddetto “amore romantico”, contraddistinto da una sorta di sofferenza sentimentale perché anche questo diventa un inganno relazionale. Viviamo un momento economico-sociale caratterizzato da cambiamenti repentini che comportano forti difficoltà di adattamento; è l’epoca della addiction, della sostanza che aiuta a sopportare una quotidianità che non ci appartiene più, e l’innamoramento ha una forza antidepressiva potente che aiuta a superare le difficoltà della vita. La persona viene sommersa da questo rapporto, ancor più in un’epoca fortemente digitale come l’attuale. La bugia nell’800 era definita come una candela che serviva a illuminare: la bugia illumina, usiamo questa luce per capire quali vuoti è riuscita a colmare. Fare luce ci permette di superare questa esperienza crudele che rompe il legame di fiducia, per ridare dignità alle vittime di questo cybercrime”.
“La truffa affettiva comporta l’uso di sofisticate tecniche di ingegneria sociale - ha evidenziato Laura Baccaro, altra autrice del libro - amplificate dal web che consente di moltiplicare le vittime: le persone entrano in una relazione mediata dalla rete e chi ne è vittima si sente in qualche modo “protetto” dalla rete, aspetto che viene immediatamente colto e sfruttato dai truffatori che instaurano in tempi veloci un’intimità molto profonda. Il web, sempre disponibile in ogni momento del giorno, altera la dimensione spazio-temporale favorendo la comunicazione manipolatori, come fanno le sette nei confronti degli adepti, arrivando a gestire non solo i sentimenti, ma la persona, che cade in un inganno totale dove realtà e fantasia si confondono. Rilevante anche il cosiddetto fenomeno del “dark number”, ovvero il divario tra criminalità reale e criminalità conosciuta in questo settore: vi è una difficoltà a sporgere denuncia, ma anche di riconoscere che alla base c’è una truffa. Inganno, menzogna e soprattutto richieste di denaro sono gli elementi che consentono di individuare la truffa, da cui nasce un elemento di danno, spesso economico, perché si dilapidano patrimoni e si accumulano debiti, ma vi è un danno psicologico che però è difficile riconoscere come tale. Fondamentale, anche se complesso, l’aspetto della prevenzione, legato soprattutto alla propria presenza sui social, che deve essere guidata da una cultura affettiva e relazionale adeguata ai tempi”.
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