Comunicato Stampa: CRV - Presentato il saggio “La Dedizione a Venezia della Comunità Cimbra e delle genti di montagna”

Sandonà (Lega-LV): “Presentato al Ferro Fini il saggio di Flavio Rodeghiero “La Dedizione a Venezia della Comunità Cimbra e delle genti di montagna”. Ricerca destinata a supportare le iniziative della Regione a favore delle lingue minoritarie”
(Arv) Venezia 27 ago. 2025 - Il Presidente della Prima commissione del Consiglio Veneto, Luciano Sandonà (Lega-LV), ha presentato questa mattina a Venezia, a palazzo Ferro Fini, nella sede dell’assemblea legislativa regionale, il saggio storico di Flavio Rodeghiero 'La Dedizione a Venezia della Comunità Cimbra e delle genti di montagna', inserita nella collana 'Ricerche' dell'Associazione di Promozione Sociale 'Federazione Cimbri 7 Comuni', e pubblicato da CLEUP, Cooperativa Libraria Editrice Università di Padova.
“Il Veneto, grazie alla legge regionale n. 30 del 2021, supporta, attraverso strumenti annuali di programmazione, con azioni concrete e di sostegno a enti e associazioni, le iniziative locali e regionali destinate alla tutela e alla promozione delle minoranze linguistiche presenti nella regione - ha ricordato durante i saluti introduttivi il Presidente Luciano Sandonà - anche attraverso progetti europei e la valorizzazione delle culture minoritarie sul territorio. Negli ultimi anni, sono state stanziate risorse importanti per tenere viva la lingua, la cultura e le tradizioni legate alla presenza sul territorio veneto delle genti di origine germanica e il saggio di Flavio Rodeghiero ripercorre proprio le vicende che hanno interessato le comunità Cimbre in particolare e le genti di montagna in generale, partendo dall’antichità, passando per le vicende della Serenissima, fino ai giorni nostri. Si tratta di un’opera di straordinaria importanza, destinata non solo ad arricchire i nostri archivi storici e le nostre biblioteche, ma a consentire al legislatore regionale di affrontare alcune problematiche, quelle legate alla montagna, che rimangono tuttora irrisolte. La specificità montana viene già ricordata e rimarcata a livello statutario: con l’autonomia differenziata, chiesta a gran voce dalla nostra gente, avremo l’opportunità di porre le basi per migliorare la particolare condizione dei territori montani veneti”.
Il consigliere regionale veronese del Gruppo misto, Stefano Valdegamberi, è intervenuto con un videomessaggio di saluto in lingua cimbra: “L’antica lingua dei Monti Lessini è parlata ancora oggi, anche se da pochi. La nostra gente, sotto la Repubblica di Venezia, ha potuto mantenere viva la sua antica autonomia: potremmo dire che la parola autonomia è nata qui prima che in molti altri luoghi e la gente questo lo deve conoscere. Noi siamo tedeschi, i nostri antenati sono giunti qui da terre lontane. Furono carbonai, pastori, contadini e si unirono insieme per vivere meglio. Ancor prima dei Signori della Scala, gli Scaligeri, noi ricordiamo lo Statuto di Rotzo nell’anno 1216, poi il Privilegio Imperiale nell’anno 1288, e poi la nascita della comunità dei Sette Comuni. Il libro scritto da Rodeghiero dev’essere letto perché rappresenta il percorso che deve condurre la nostra gente all’autonomia. Napoleone ha spento tutto questo. La memoria è molto importante per noi e soprattutto per i nostri giovani”.
“Si tratta di un'analisi storico-politica dei rapporti tra la Serenissima Repubblica di Venezia e le montagne del suo Dominio - ha ricordato Flavio Rodeghiero, docente e giornalista, impegnato a livello professionale e istituzionale locale e nazionale nella valorizzazione di numerose realtà culturali del Triveneto, deputato con la Lega Nord nella XII, XIII e XIV Legislatura - oggi poste nelle regioni del Veneto, del Friuli Venezia-Giulia, del Trentino e della Lombardia. Nella descrizione dei rapporti tra montagna e pianura nei secoli, si delinea un rapporto quasi di simbiosi tra il golfo del mare Adriatico e le sue montagne più prossime, a iniziare dall'epoca romana, quando Padova, fondata sulle sponde del fiume Brenta che la collegava al mare, ebbe un particolare rapporto con il Grappa e con l'Altopiano, legato soprattutto allo sviluppo dell’industria della lana e all’esistenza, fin dal 225 a.C., dell'alleanza tra Veneti e Romani. L’excursus giunge fino ai Patti di Dedizione tra Venezia e le comunità alloglotte cosiddette 'Cimbre' esistenti nel Vicentino, nel Veronese e nel Principato di Trento, con il riconoscimento, iniziato con la famiglia degli Ezzelino, di particolari forme di autonomia che si rifanno agli istituti risalenti al diritto romano, ovvero alla deditio in fidem. L'esame storico-culturale di questi rapporti, che segue gli eventi storici succedutisi nel corso dei secoli in questi territori, diventa così anche una riflessione sulle problematiche sempre attuali del vivere in montagna e sulle soluzioni istituzionali più adatte per affrontarle, che coinvolgono la responsabilità dei centri politico-amministrativi posti in pianura”.
La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO