La Cresta della Magnola

ITINERARIO

Ai piedi della Magnola, sul monte delle Lenzuola 

Si parte da Ovindoli sull'altopiano detto Campi di Via

Il massiccio del Velino ha una sua personalità che si coglie non appena si giunge ai suoi piedi: il suo odore, i faggi a famigliole, gli altopiani immensi, i brecciai, i sentieri sinuosi, i fiori, i cavalli. Una forte personalità, direi, di quelle convincenti, perché quando arrivo all’inizio di un sentiero non posso che percorrerlo, d’un fiato, per arrivare ai panorami a me tanto cari.
Così oggi siamo ad Ovindoli, la giornata è tersa e calda e andiamo a camminare sul sentiero 10 fino ai piedi della Magnola, sul Monte delle Lenzuola, molto apprezzato dagli sciatori.

Cimata della Cerasa
Ad Ovindoli, dopo il Park Hotel, in corrispondenza di una curva parte una carrareccia dove iniziamo a camminare (1450 metri circa) su un primo bellissimo altopiano detto Campi di Via, circondato da magnifici cespugli di rosa canina. Percorso il pianoro, si inizia a salire sulla sinistra fino a giungere al Vado del Ceraso (1573m, 20 minuti) che si affaccia sull’omonimo Piano e la Cimata della Cerasa, verde e possente.
Abbandonata la carrareccia, iniziamo a camminare sul sentiero 10 per il Monte Magnola (cartello indicatore-segni bianco rossi su rocce e alberi). Il percorso è molto bello e ci fa attraversare le belle faggete del massiccio, quelle fatte di “famiglie di faggi” non altissime ma “cicciottelle”, paffute, enormi.

Arrivati alla prima piccola radura (circa 1760 m) si aprono immensi i piani di Pezza costeggiati dalle bellissime cimate e le creste dell’alto Velino. Ancora bosco, radure piene di fiori e arriviamo sull’infinita cresta che corre e vola su Ovindoli, il Fucino, l’altopiano delle Rocche, le pareti e il crinale nord-est della Magnola e la magnifica Serra di Celano. È come essere sul palco di un immenso teatro ed essere protagonisti di uno spettacolo interattivo: le rocce che si fondono con il cielo pieno di grifoni, i macereti che pullulano di fiori, i faggi che riempiono le vallate (stupenda la Valle della Calcara), e l’orizzonte che ci regala la catena est del Gran Sasso. In questo anfiteatro vi sono anche le piste da sci che a vederle quando non c’è neve impressionano non poco, l’impatto è davvero notevole, ma immagino che sciare in quell’anfiteatro sia incantevole.
Arrivati a quota 1960 m abbandoniamo il sentiero 10, scendiamo poco a sinistra e risaliamo il pendio erboso del Monte delle Lenzuola. Salendo, si attraversano i giardini di quota belli, colorati e profumati che cambiano di settimana in settimana regalandoci il correre delle stagioni e lo scorrere della luce attraverso diverse fioriture. Siamo in vetta (1987 m, 5,5 km, 2 ore dalla partenza), una vetta assolata da cui godere a 360° la rappresentazione della natura davanti a noi.
Prima di scendere facciamo visita, scendendo verso est, alla Cima del Monte Arso (1900 m- 15 minuti dalla vetta delle Lenzuola) per goderci le vallate verdi e ancora i profumi dei fiori.
Poi torniamo indietro a guardare ciò che ci era sfuggito salendo. Scopriremo che la carrareccia prima del sentiero 10 è piena di escursionisti in mountain bike che si godono il piacere di pedalare sui nostri altopiani.
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