Alla scoperta delle bellezze d’Abruzzo

19 Settembre 2022

Il giro organizzato dall’associazione Ville e palazzi dannunziani

Dall'Oratorio di San Pellegrino, la “cappella Sistina d'Abruzzo”, dove si possono ammirare gli straordinari affreschi, alla chiesa di S. Maria Assunta dell'XI-XII secolo, al castello distrutto nel '400 da Braccio da Montone fino all'eremo di San Michele scavato nella roccia e al palazzo Agrippa. Si è concluso ieri a Bominaco, nell'aquilano, il terzo “Gran Tour in Abruzzo, dall'Adriatico all'Appennino: un viaggio classico in chiave moderna”, promosso dall'associazione Ville e palazzi Dannunziani, presieduta dall' architetto Anita Boccuccia, con l'Archeoclub, il Lions Ennio Flaiano e il Rotary Pescara ovest, a cui hanno partecipato una ventina di appassionati, tra cui Anna Ciccotti in rappresentanza delle Dimore Storiche, alla scoperta delle bellezze della nostra regione. Il tour, con visita guidata a cura di Chiara Andreucci, è iniziato alle 10 all'Aurum di Pescara dove a maggio, nel corso di un convegno a cui hanno partecipato il sindaco Carlo Masci e l'assessore alla Cultura Maria Rita Carota, è stato lanciato l'evento che ha promosso altri due Tour, il primo a giugno in provincia di Pescara, con visite alla basilica del Volto Santo di Manoppello, alla chiesa di San Tommaso Becket a Caramanico e al palazzo De Fabritiis di Rosciano e il secondo ai primi di settembre nel teramano tra Propezzano e Notaresco. Scopo dell'iniziativa\, favorire la conoscenza, la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio culturale e paesaggistico delle zone interne, partendo da Pescara, epicentro di collegamento con le località da visitare. «Nel percorso di arte, natura e gastronomia», spiega Boccuccia, «abbiamo ammirato l'Oratorio di San Pellegrino, dove si sono potuti ammirare gli splendidi affreschi raffiguranti il Vangelo, il calendario monastico, i segni zodiacali e le fasi lunari voluti dall'abate Teodino nel 1263. Per l'insolita bellezza l'Oratorio viene chiamata “la cappella Sistina d'Abruzzo”, anche se per le dimensioni ridotte è più simile alla cappella degli Scrovegni di Padova. La visita è proseguita nella chiesa di S. Maria Assunta in stile romanico del XI-XII secolo, completata nel XIII secolo e consacrata nel 1233; al castello del XII secolo distrutto nel 1423 e ricostruito nel XV secolo; all'eremo di S. Michele, dove visse San Tussio nel XI secolo. Fino al palazzo Agrippa, dell'anno Mille, dove abbiamo apprezzato l'ospitalità dei padroni di casa, Andrea e Ferdinando Agrippa, nel giardino con vista sui Monti del Morrone».
Il quarto Tour è previsto a ottobre in provincia di Chieti, con tappe al castello Aragonese di Ortona, Crecchio e palazzo Mattucci di Canosa Sannita. Sono aperte le prenotazioni.