"Modellare l’acqua”, un’opera di Mario Airò in mostra a “Castelbasso borgo di cultura”

l'EVENTO

Castelbasso borgo di cultura. Fino al 30 agosto arte, musica e letteratura 

Mostre nei palazzi antichi, concerti di classica e pop e incontri con gli scrittori in collaborazione con Istituzione sinfonica abruzzese, Società Riccitelli e Fla

«La pandemia ci ha fatto riscoprire il senso di comunità, proprio degli antichi borghi come Castelbasso, in cui il rapporto umano è fondamentale». Così Osvaldo Menegaz, presidente della Fondazione per le Arti e le Culture Malvina Menegaz, ha esordito presentando ieri la nuova edizione di “Castelbasso borgo di cultura”, l’ultraventennale pregevole manifestazione organizzata ogni estate dalla Fondazione nel medioevale paese collinare teramano. «La cultura è uno dei motori dell’Italia. Al nostro territorio abbiamo voluto legare la mostra “La forma della terra”, che traccia la geografia di un medium artistico come la ceramica, materia antichissima tornata a interessare gli artisti contemporanei, e che ha a Castelli uno dei centri storici di produzione».
La mostra “La forma della terra. Geografia della ceramica contemporanea in Italia”, secondo la felice e collaudata formula della rassegna castelbassese, è affiancata da altre due esposizioni, “Sarà presente l’artista” e “Le chiavi e la soglia”, da un cartellone musicale crossover forte di sette appuntamenti e dal qualificato spazio per la letteratura con gli incontri con libri e autori. Importanti le collaborazioni: Isa (Istituzione sinfonica abruzzese), Società della musica e del teatro Primo Riccitelli di Teramo, il maestro organista Roberto Marini, Fla - Festival di libri e altre cose (Pescara). La manifestazione parte oggi, con l’apertura delle tre mostre, e si snoda fino al 30 agosto.

“Assediato”, di Mimmo Palladino
ARTE. “La forma della terra”, a palazzo De Sanctis, è curata da Simone Ciglia, che ha sottolineato: «Dopo mesi di fruizione virtuale torniamo a guardare l’arte dal vivo e con una materia, la ceramica, che sollecita un approccio quasi tattile». La mostra, che accoglie i visitatori con un’opera di Mimmo Paladino, viaggia attraverso i principali centri di produzione ceramica, Castelli, Deruta, Faenza, e coinvolge firme quotate dell’arte contemporanea, tra cui Mario Airò, Enzo Cucchi, Matteo Fato, Alberto Garutti, Liam Gillick, Ugo La Pietra, Eva Marisaldi, Gino Marotta, Mathieu Mercier, Adrian Paci, Luca Maria Patella, Vedovamazzei, Luca Vitone.
Del percorso espositivo fa parte al piano nobile, esposta per la prima volta in Italia, la nuova creazione di Mario Airò “Modellare l’acqua”, realizzata dal maestro lombardo in autunno tra Castelli e Teramo, con l’apporto di Arago Design (Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano) e Daniele Paoletti. La spettacolare installazione rievoca un corso d’acqua scomposto nei suoi elementi, qui costituiti da forme (piatti, tazze, brocche), decori e colori archetipici della ceramica castellana. Airò è presente a Castelbasso anche come curatore, per il progetto espositivo di Ciglia “Sarà presente l’artista”: nella mostra “Collezione Fondazione Menegaz #2 Mario Airò”, a palazzo Clemente, Airò ha allestito alcune opere della collezione permanente della Fondazione Menegaz ponendole in dialogo con le sue creazioni. “Alessandro Fonte. Le chiavi e la soglia” è a cura del fiorentino Pietro Gaglianò, calabrese di nascita, artista che vive da tempo a Berlino. «Il progetto si è svolto a Castelbasso casa per casa, coinvolgendo gli abitanti» ha detto il curatore. “Le chiavi e la soglia” si compone di due opere, nella piazzetta e sulla facciata di palazzo De Santis, che alludono al senso di comunità, ospitalità e fiduciosa condivisione degli spazi proprio dei paesi, con le sedie sulla soglia e le chiavi nell’uscio, le porte sempre aperte. Fonte ha avuto in prestito dai castelbassesi le sedie, riproducendone tre in metallo, mentre con le chiavi di porte in disuso ha creato una campana, fusa nelle fonderie di Agnone.

Il violinista Ettore Pellegrino
MUSICA. Nonostante le limitazioni poste dalle norme anti Covid, Castelbasso riserva parte corposa della sua proposta allo spettacolo dal vivo. Il primo appuntamento domani: alle 21.30 l’Orchestra sinfonica abruzzese diretta da Roberto Molinelli eseguirà “Paganini in swing – Omaggio a Rik Pellegrino”, col violino solista Ettore Pellegrino e il Trio Nosso Brasil. «Un concerto originale e divertente, con una doppia versione dei Capricci, classica e swingata. Una lettura che piacerebbe a Niccolò Paganini, che oggi sarebbe una stella del pop-rock» ha detto Bruno Carioti, presidente Isa. Il concerto è in memoria del violinista di fama internazionale Riccardo Pellegrino, morto a novembre, padre di Ettore. “Across the music” è la sezione curata dalla Riccitelli, rappresentata ieri dalla presidente Alessandra Striglioni ne’ Tori, che ha sottolineato l’altissimo livello costantemente mantenuto da Castelbasso. In scaletta concerti ogni sabato di agosto (eccetto il 15): l’artigiano della musica Bungaro per una tappa del suo Maredentro Summer Tour (primo agosto), la cantautrice e artista Amalia Grè (8 agosto), Nick the Nightfly col suo quartetto (22 agosto), Renzo Rubino & Raffaele Casarano nell’omaggio a Lucio Dalla (29 agosto). Due le domeniche agostane dedicate all’organo, sezione storica di Castelbasso, a cura come sempre di Roberto Marini, organista di spessore internazionale, in collaborazione con la Riccitelli. Il 9 “Viaggio musicale dal Rinascimento al Barocco” con Pietro Meldolesi (flauti dolci) e Massimo Salcito (organo), il 23 “Settecento musicale europeo” col maestro Marini all’organo e il Quartetto Eirène: Renato Marchese e Paola Ferella violini, Samuele Danese viola, Galileo Di Ilio violoncello.

Lo scrittore Jonathan Bazzi
LETTERATURA. Autori di punta per gli incontri proposti dal Fla il venerdì (eccetto il 14 agosto). Ospiti Jonathan Bazzi (31 luglio), finalista allo Strega, il giallista Marco Malvaldi col suo ultimo libro “Il borghese Pellegrino” (7 agosto), l’attore Emanuele Salce, figlio del regista Luciano, e il suo spettacolo “Mumble mumble, confessioni di un orfano d’arte” (21 agosto), Erri De Luca (28 agosto) in conversazione con Vincenzo D’Aquino, direttore del Festival di libri e altre cose («È il primo evento Fla dopo la pandemia, torneremo col festival a Pescara a novembre»), che dialogherà anche con Bazzi e Marvaldi.
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