FRANCAVILLA AL MARE. Ho avuto il privilegio di approfondire le opere del maestro Alessandro Cicognini grazie al compositore Davide Cavuti, che ne eseguiva le musiche con il suo Ensemble nei nostri spettacoli a teatro: “Sciuscià”, “Ladri di biciclette”, “Miracolo a Milano”, “La banda degli onesti”, “Pane, amore e fantasia” e tanti altri temi musicali indimenticabili tratti dagli omonimi film. Successivamente ho partecipato al film biografico “Un’avventura romantica” a lui dedicato, interpretando il ruolo di Vittorio De Sica.

Ho scoperto un artista straordinario, autore delle colonne sonore di tanti capolavori della nostra filmografia, che hanno segnato la storia del cinema italiano a livello internazionale e che tutti noi abbiamo visto anche più di una volta. Chi non ricorda la scena del film “Umberto D.” di Vittorio De Sica, dove il protagonista chiede l’elemosina davanti al Pantheon a Roma? La musica di Cicognini descrive quella scena in modo esemplare, donandoci una forte emozione.

Nutro una profonda ammirazione per il lavoro realizzato dal celebre compositore abruzzese che ha lavorato con registi come Blasetti, Camerini, Comencini, Risi, Monicelli, Steno e molti altri e, naturalmente con Vittorio De Sica, per il quale fu il compositore di riferimento. Questo binomio De Sica-Cicognini mi ricorda gli altri grandi sodalizi artistici tra registi e compositori: Federico Fellini e Nino Rota, Pietro Germi e Carlo Rustichelli, Sergio Leone-Giuseppe Tornatore ed Ennio Morricone.

Il gesto estremo di Cicognini di buttare tutte le partiture nel fiume Aniene e di ritirarsi dal mondo del cinema testimonia un’altra sua grande dote: l’umiltà. È stato un maestro al quale tanti compositori, in seguito, hanno fatto riferimento, un genio assoluto della musica da film.

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