Fila d’auto all’uscita dell’A25 per il casellante “Molleggiato”

Si era sparsa la voce sui social che dentro il gabbiotto, a vidimare i biglietti e a riscuotere il pedaggio autostradale, ci fosse Adriano Celentano in persona
CHIETI. Una fila lunghissima alla barriera autostradale di Chieti sull’autostrada A/25 Torano - Pescara. È vero che non tutti hanno il telepass o congegni simili e molti non si sentono sicuri quando devono inserire il bancomat nella fessura automatica, con annessa voce metallica registrata che ringrazia dell'avvenuto pagamento. Ma una coda così lunga verso l’unico casello con riscossione manuale di Chieti, qualche giorno fa, risultava sospetta. A raccontare cos’è successo ci hanno pensato, ieri mattina, Stefano Meloccaro e Benny Bottone (di origini vastesi ndc) che, nel corso del programma di radio Capital Il Mezzogiornale, hanno svelato il motivo di quella insolita colonna di auto.
Quel pomeriggio si era sparsa la voce sui social che dentro il gabbiotto, a vidimare i biglietti e a riscuotere il pedaggio autostradale, ci fosse Adriano Celentano in persona. E nell’epoca delle chat, si sa, conta più la velocità di circolazione della notizia, che la verifica della fonte. Chi passava di lì, o chi doveva uscire al casello successivo, ha deciso di mettersi in fila per vedere il Molleggiato pensando alla registrazione di uno spot, al lancio di un nuovo disco o a un’iniziativa della Strada dei Parchi, la società che gestisce le autostrade che collegano l'Abruzzo con la Capitale.
Adriano non c’era, naturalmente. Al suo posto uno che gli somiglia abbastanza e che, per rendere la sua mansione meno ripetitiva, si lascia andare a qualche gesto, a qualche tic del “ragazzo della via Gluck”.
Nel video diffuso su Tik Tok e Instagram si vede l’imitazione del casellante Celentano in una versione on the road di Tali e Quali show, con un giovane automobilista che si azzarda a chiedere l'autografo al sosia abruzzese del Molleggiato.
Gli automobilisti di passaggio a Chieti Scalo, a questo punto, sperano di non sentirgli mai cantare «è inutile suonare, qui non vi aprirà nessuno...».
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