Il delitto Matteotti e la tesi di Canali

Per lo storico un intreccio tra affari e politica dietro l’assassinio
PESCARA. Una tesi suggestiva che unisce affarismo e politica, gettando una luce nuova sul fascismo e i suoi delitti più efferati. È il senso del volume Il delitto Matteotti, scritto dallo storico Mauro Canali, che presenterà il volume a Pescara oggi alle 17, nel salone della Fondazione “Abruzzo Riforme”, in via Lungaterno Sud 76 a Pescara. A dialogare con l’autore sarà Piero Nicola Di Girolamo, professore di Storia contemporanea all’università di Teramo.
Già docente professore di Storia contemporanea all’università di Camerino, Mauro Canali è considerato uno dei più importanti studiosi italiani di Giacomo Matteotti: in occasione del centenario della sua morte per mano dei sicari fascisti, è stato curatore della mostra Giacomo Matteotti, vita e morte di un padre della democrazia, tra marzo e giugno scorso a Roma.
Il libro, edito da Il Mulino, è frutto di una ricerca pluridecennale: quest’anno è stato ripubblicato in una nuova edizione, in cui appunto si sostiene la tesi dell’intreccio tra affari e politica nella sua morte. Partendo dall’omicidio Matteotti e dalla sua centralità nella storia d’Italia, la serata permetterà di spaziare fra molte questioni dirimenti della nostra storia recente a lungo e a fondo analizzate da Canali, dall’intreccio fra affari, corruzione e politica all’organizzazione del sistema repressivo e spionistico del fascismo. Un’occasione preziosa per confrontarsi con un profondo conoscitore degli archivi, capace di analizzare il passato con un acume quasi da detective.