“Il sistema della vita”, Aleco presenta il suo nuovo progetto artistico allo Stammtisch Tavern

Sul palco, l’artista è stato accompagnato dal maestro Andy Micarelli, arrangiatore di tutti i brani del disco, e dalla talentuosa vocalist Nancy Fazzini
CHIETI. Alessandro Carletti Orsini, in arte Aleco, ha presentato live ieri sera “Il sistema della vita”, il suo nuovo progetto musicale appena uscito, costituito da un ambizioso packaging con libro e cd. L’anteprima si è tenuta allo Stammtisch Tavern, in attesa di replicare sabato 14 giugno con una cena-concerto a ‘La Dea’ di Casalincontrada. Tra il pubblico presente a Chieti scalo, l’attrice e ballerina Chiara Dimaggio, che ha anche contribuito alla copertina dell’album, il presidente di Slow Food Pescara Umberto Cantò e i musicisti Antonio Provvidenza (King Providence) e Paolo Polidoro (The Svitati). Sul palco, Aleco è stato accompagnato dal maestro Andy Micarelli, arrangiatore di tutti i brani del disco, e dalla talentuosa vocalist Nancy Fazzini.
“Il sistema della vita” è lanciato dal singolo "Guance rosse", che ancora una volta ci ricorda il forte legame di Aleco con il cantautorato anni ‘70. In particolare, l’incedere ritmico del brano richiama “Ragazza di campagna” di Claudio Baglioni, per poi costruire un immaginario in cui l’artista vuole “bere dalla tua stessa bottiglia” ma, soprattutto, provare a “fregare la morte”. Siamo infatti all’interno di un vero e proprio concept dove il protagonista si sveglia credendo di essere trapassato: prima di rendersi conto che è stato soltanto un sogno, comincia tutto un viaggio attraverso le riflessioni e gli spunti che la vita di tutti i giorni può riservarci.
Tra i pezzi proposti in scaletta si fanno apprezzare “Cuore di seta”, con un interessante inserto rap, e "Il sistema della vita", con l'intro che cita il noto canto popolare abruzzese "Tutte le funtanelle", ma soprattutto spiccano le sonorità, contemporanee e avvolgenti, che si innestano su basi moderne, a confermare che c'è un netto salto di qualità rispetto ai precedenti lavori. Aleco, insomma, continua la sua crescita, ben supportato dalle scelte di Micarelli tra piano e hammond. Ci ricorda che “le diversità fanno allontanare le persone” e “a volte è la politica che ci rende cattivi”, ma soprattutto ci invita a cercare di unirci anziché dividerci, per costruire un mondo migliore, dove “L’ultima generazione felice” (per citare una sua vecchia composizione) sia sempre la prossima.
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