Stadio Adriatico: in caso di inagibilità, il Pescara potrebbe giocare a Castel di Sangro

La decisione verrà presa il 9 settembre: nei prossimi giorni al via i rilievi e le prove di carico sulla parte della tribuna Majella lesionata
PESCARA. Tutto ruota attorno ad una sola parola: irrobustire. Irrobustire una squadra, quella biancazzurra, che alla prima uscita è sembrata leggerina; irrobustire le strutture dello stadio Adriatico-Cornacchia che, all’inaugurazione del campionato di serie B, si è presentato con mezza tribuna Majella non agibile. Una decisione della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo presa dopo la scoperta di alcune fessure sui piloni che sorreggono le gradinate. Per la carenza di giocatori adatti alla filosofia del mister del Pescara Vivarini, c’è ancora qualche giorno per intervenire. Sulle questioni dello stadio, tutto è legato ai rilievi tecnici e alle prove di carico che aiuteranno a capire l’entità dei danni, a stabilirne le cause e a individuare le possibili soluzioni.
La situazione resta critica e, al netto dei messaggi rassicuranti ascoltati nel dopo partita di Pescara-Cesena, l’impressione è che ci vorrà del tempo, in ogni caso. Tra le tante incognite per la prossima partita interna col Venezia del 13 settembre, c’è anche quella dell’inagibilità totale dell’impianto sportivo nel caso in cui le crepe dovessero allargarsi.
La Commissione di vigilanza si riunirà il 9 settembre per valutare la documentazione prodotta dal Comune di Pescara ed effettuare un nuovo sopralluogo. Se dovesse essere confermata l'agibilità parziale, non sarà più possibile utilizzare gli spogliatoi per gli ospiti sotto la zona vietata (tribuna Majella lato nord).
Il sistema delle licenze nazionali della Figc per i campionati professionistici, prevede criteri precisi per gli spogliatoi che devono possedere determinate caratteristiche con spazi idonei per i giocatori e gli accompagnatori, la sala per l’anti doping, l’infermeria, la stanza per gli ufficiali di gara (doppia se l’arbitro è donna) e per i delegati. Potrebbero essere allestiti all’interno di container attrezzati? Si vedrà.
Se non sarà possibile, però, la squadra dovrà migrare altrove e allora potrebbe essere preso in considerazione lo stadio Teofilo Patini di Castel di Sangro. Dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Caruso è già arrivato l’ok per concedere l’impianto ai biancazzurri.