Pescara Calcio

Olzer, un talento sottorete con l’Abruzzo nel destino

24 Agosto 2025

Trentino d’origine, figlio di due pallavolisti, lascia il volley per passare al calcio. Cresciuto nel Milan, adora Kakà e da sempre fa le vacanze a Martinsicuro

PESCARA. Il futuro è tutto da scrivere, ma è certamente dalla sua parte. Il Pescara non ha ancora le sembianze di una squadra da serie B, ma tra i biancazzurri c’è un giocatore che spicca su tutti: Giacomo Olzer. Il 24enne centrocampista (offensivo) arrivato a luglio dal Brescia potrebbe rivelarsi il vero colpo di mercato. Fin dai primi giorni ha fatto vedere dinamismo e corsa, mettendo in mostra anche muscoli e centimetri (è alto 1.90). Sempre tra i migliori nelle prime amichevoli, nelle gare di Coppa Italia e, soprattutto, venerdì nel disastroso ko con il Cesena. Le sue falcate sono state notevoli e poi il gol, una prodezza da fuori area, ha messo la ciliegina su una prestazione importante.

Abruzzo nel cuore. Per lui il biancazzurro era nel destino, visto che conosce benissimo l’Abruzzo. «Sono 24 anni che vengo in vacanza a Martinsicuro, quindi nessuno mi ha dovuto dire nulla né sulla regione né su Pescara. Ho già tanti amici qui e conosco questa realtà», ha raccontato il numero 27 del Pescara, che fin da bambino trascorre in riva all’Adriatico le vacanze estive con la famiglia.

Talento rossonero. Il Delfino, dopo il fallimento del Brescia, lo ha preso a zero facendogli firmare un triennale. Un colpo importante, calcolando che quando gli addetti ai lavori parlano di Giacomo Olzer hanno gli occhi illuminati. Ai tempi del settore giovanile del Milan, il club rossonero era convinto di avere in casa un tesoro. Un trequartista alla Kakà, devastante nella metà campo avversaria per qualità, dribbling e fiuto del gol. Ci ha puntato a lungo il Diavolo e per capire meglio il valore del fantasista biancazzurro basti dire che il Milan nel 2020 accettò di privarsene solo per arrivare a Tonali, per abbassare un po’ il prezzo del mediano che il Brescia si stava coccolando. Nei quattro anni alle Rondinelle, però, Olzer non ha trovato quello spazio che avrebbe meritato. È stata soprattutto la pubalgia a tormentarlo, il più subdolo dei guai. Eppure quando è riuscito a scendere in campo ha pure segnato gol pesanti. A Pescara vuole ritagliarsi il suo spazio per provare a riprendersi la serie A, quella assaporata con il Milan.

Le origini e il volley. Il 24enne trequartista del Pescara viene da un piccolo paese, Noarna, frazione del comune di Nogaredo, in Vallagarina, conosciuta anche come “la porta” del Trentino. Lo sport è da sempre la sua stella polare. Giacomo è cresciuto a pane e volley: entrambi i genitori infatti erano pallavolisti e anche lui da bambino ha iniziato a giocare a pallavolo nella Itas Trento società di serie A di Volley, dove vince anche il titolo regionale Under 13 3x3 andando a disputare le finali nazionali di categoria ad Ascoli Piceno. Ma alla fine ha prevalso il calcio, spinto dalla passione del nonno e per la sua venerazione verso Kakà. Olzer ha militato con Mori Santo Stefano, Pomarolo e Rovereto, prima di essere notato dagli osservatori del Chievo Verona che, impressionati dalle sue prestazioni, lo portano in gialloblù. Quattro anni nella città scaligera e poi il ritorno al Mori dove, in una stagione, segna 36 reti in 30 partite e porta i tricolori al successo del campionato Giovanissimi Elite. A quel punto le "grandi" del calcio italiano (Juventus, Roma, Inter, Fiorentina) si muovono con decisione e anche il Barcellona vuole vederlo da vicino lo invita per uno stage. "No, grazie", risponde lui perché in cuor suo ha già deciso: il Milan lo vuole e lui vuole il Milan. Poi va al Brescia nell’affare Tonali, che passa al Milan, venendo valutato tre milioni dai rossoneri. Ora la pepita è nelle mani del Pescara.

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