Roseto, segnali positivi. Faragalli: «Avanti così»

I biancazzurri lavorano per limare i difetti di comunicazione di un gruppo nuovo. Il preparatore atletico: «Buona prova contro Rieti, specie a livello caratteriale»
ROSETO. La prima amichevole stagionale persa a Rieti contro la Sebastiani riconsegna ai tifosi della Liofilchem Roseto alcune consapevolezze. Si è visto ad esempio, come Roseto non abbia giocato per vincere a tutti i costi quanto con la voglia di mettersi alla prova contro una squadra di alto livello, per di più molto in avanti rispetto ai biancazzurri come preparazione, visto che i reatini prima del campionato avranno l’impegno di una Supercoppa da giocare. Ne è venuta fuori comunque una prima sgambata da 72 punti segnati nonostante i 14 tiri liberi sbagliati, dove il gruppo ha soprattutto badato a limare tutti quei difetti di comunicazione che sono normali per una squadra nuova per sette decimi del roster. Una sconfitta che racconta chiaramente come Roseto, pur non potendo cantare vittoria, non si debba per forza fasciarsi la testa: basti pensare ai cambi, gestiti anche 5 giocatori alla volta, proprio con il chiaro intento di mettere in ritmo tutti i giocatori disponibili anziché magari affidarsi alle giocate in solitaria di quelli più talentuosi. Così facendo, Roseto si è ritrovata invece con 10 giocatori, compresi i due americani, che si sono messi a completa a disposizione della squadra, diligenti nel passarsi la palla per nuove soluzioni e pronti a rompere i giochi avversari, facendolo più di una volta, anche con una certa intelligenza cestistica. Un ottimo messaggio per coach Alex Finelli, che adesso sa che quando conterà davvero, avrà tra le mani un gruppo che di certo non farà mai un passo indietro. Guardando invece alla prova dal punto di vista fisico, si è detto soddisfatto il preparatore Domenico Faragalli: «La squadra ha disputato una partita più che buona considerando tutto il contesto: ovvio che Cinciarini scontasse le assenze dei primi giorni di preparazione e che Cannon sia più indietro poiché si è aggregato per ultimo al gruppo. Un test positivo in un match giocato senza il calcolo dei falli e dunque ad elevata intensità: i giocatori hanno dato una risposta caratteriale di alto livello. Siamo dove volevamo essere». Insomma, Roseto ora sa dove andare a lavorare con più forza per essere pronta per la prima di campionato.