Mantegna in “Aspetta primavera, Bandini”

TORRICELLA PELIGNA

Joe Mantegna apre il John Fante Festival 

Rassegna al via con una video-intervista all’interprete del film “Aspetta primavera, Bandini”

Da oggi fino a domenica a Torricella Peligna torna il John Fante Festival-Il dio di mio padre, diretto da Giovanna Di Lello, giunto alla sua 15ma edizione. La manifestazione, fin dalla prima edizione, è organizzata dal Comune di Torricella Peligna per ricordare e omaggiare lo scrittore americano John Fante (1909-1983), il cui padre, Nicola, era un muratore originario proprio di questo paese della provincia di Chieti.

John Fante
Tra gli ospiti di questa edizione che festeggia i 100 anni dalla nascita di Charles Bukowski, lo scrittore americano che fece riscoprire l’autore di “Chiedi alla polvere”, accanto ai figli di John Fante, Jim e Victoria, che interverranno in video, saranno presenti: Melania Mazzucco, Remo Rapino, Toni Ricciardi, Alessio Romano, Roger Angeles, Christian Carano, Federico Sirianni, Simone D'Alessandro, Rita Salvatore, Antonio Buonanno, Lia Giancristofaro, Antimo Amore. Alessio Vassallo interverrà in streaming, Marco Vichi e Fred Gardaphé saranno presenti in collegamento, mentre Joe Mantegna e Ray Abruzzo interverranno in una video-intervista registrata.
Il festival aperto da oggi, venerdì 21 agosto (ore 17.30), con la video intervista a Mantegna, l’attore americano che, nel 1989, fu il principale interprete del film “Aspetta primavera, Bandini”, diretto da Dominique Deruddere e interpretato, oltre che da Mantegna, da Ornella Muti e Faye Dunaway.

Joe Mantegna

Il film, tratto dall’omonimo romanzo del 1938 di Fante, narra la storia di una povera famiglia di immigrati italiani a Rocklin nel Colorado dell'inverno del 1928: Svevo Bandini, la moglie Maria e i tre figli Arturo, August e Federico. Svevo vive con forte disagio la sua situazione di muratore sommerso dai debiti e costretto all'inattività a causa del rigido clima invernale e si rifugia nell'alcol e nel gioco per dimenticare una vita fatta di rinunce e durezze. Il padre è, agli occhi del quattordicenne Arturo, al tempo stesso una figura da ammirare e da temere e odiare, perché fa soffrire la madre, una donna estremamente devota che sopporta pazientemente i tradimenti e le continue assenze da casa del marito aggrappandosi tenacemente alla sua fede. Arturo Bandini trova anch'egli un modo per evadere dalla realtà casalinga nel suo amore (non corrisposto) per la compagna di classe Rosa e nella passione per il baseball.
«Ci sono delle volte che leggi un certo romanzo di un certo scrittore e può darsi che ci rivedi qualcosa di te, ma è sempre bello da leggere a prescindere; però, personalmente, con Fante, a causa della sua “italianità”, riesco a identificarmi molto di più, per via del mio retaggio familiare», dice Mantegna nell’intervista realizzata appositamente per il John Fante Festival.
Domani, nell’ambito del festival, sarà annunciato dallo scrittore due volte Premio Strega, Sandro Veronesi (in video), il Premio alla Carriera John Fante-Vini Contesa 2020, che quest'anno sarà assegnato alla scrittrice Melania Mazzucco. Insieme alla scrittrice interverranno Maria Ida Gaeta, presidente della giuria del Premio John Fante Opera Prima, e Nadia Terranova, nuova giurata del premio.
Infine, domenica la presidente di giuria insieme alle scrittrici Nadia Terranova e Claudia Durastanti, anche lei nuova giurata, consegneranno il Premio John Fante Opera Prima. Alla cerimonia interverranno le scrittrici finaliste: Alice Cappagl, Arianna Cecconi e Claudia Petrucci (in streaming).
Tutti gli eventi del festival si svolgeranno alla presenza di un pubblico ristretto nel rispetto delle norme anti-Covid.
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